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Parigi, conclusi gli “Stati generali” convocati da Macron in risposta alle proteste dei “Gilet gialli” 

Parigi, conclusi gli “Stati generali” convocati da Macron in risposta alle proteste dei “Gilet gialli” 

K metro 0 – Parigi- Il premier francese Edouard Philippe ha presentato, al Grand Palais di Parigi, i risultati del “grande dibattito nazionale” proposto, a metà gennaio, dal Presidente Macron, per individuare possibili risposte alla forte domanda di cambiamento espressa, pur in forme spesso violente, dal movimento dei “Gilet gialli” nato a metà novembre. Una protesta, questa

K metro 0 – Parigi- Il premier francese Edouard Philippe ha presentato, al Grand Palais di Parigi, i risultati del “grande dibattito nazionale” proposto, a metà gennaio, dal Presidente Macron, per individuare possibili risposte alla forte domanda di cambiamento espressa, pur in forme spesso violente, dal movimento dei “Gilet gialli” nato a metà novembre. Una protesta, questa dei Gilet gialli, che iniziò soprattutto su temi specifici di gente che non sogna una rivoluzione palingenetica, come nel ’68, ma che, semplicemente, non riesce ad arrivare alla fine del mese, o non vede sbocchi lavorativi adeguati. Situazione che comunque non è certo da trascurare.

Al Grand Palais di Parigi, sugli Champs Elysèes, erano presenti vari esponenti del governo, i cinque “garanti” del dibattito, rappresentanti di sindacati, associazioni, parti sociali, e circa cinquecento cittadini.  Nelle otto settimane in cui è stato possibile intervenire, ha partecipato più di un milione e mezzo di persone: un terzo attraverso il sito creato dal governo, un terzo direttamente nelle circa 10 mila riunioni organizzate sul territorio, l’altro terzo via mail, o attraverso dei moderni “cahiers de doléances”, come quelli storici usati, nel 1789, per esprimere critiche e lamentele di ogni genere.

Nel dibattito aperto dal Governo, le persone si sono espresse su quattro temi centrali: tasse, organizzazione dello Stato e Pubblica amministrazione, politica ecologica, cittadinanza e democrazia. A questi 4 temi proposti da Macron se ne sono aggiunti spontaneamente altri, come salute e pensioni; mentre, curiosamente, non si è quasi parlato di immigrazione (è nota, del resto, la “linea dura” della Francia su questo tema).  E’ emersa fortemente la richiesta di un taglio delle tasse (giunte ormai, complessivamente, a un livello da Paesi scandinavi, di fronte a un’offerta di servizi pubblici non sempre all’altezza delle necessità dei cittadini), specie per quanto riguarda IVA e imposta sul reddito. Ma si è parlato anche di maggior decentramento amministrativo (giunto oggi, in Francia, alla sua terza fase, dopo le prime riforme di Mitterrand e le successive soprattutto di Chirac), di un piu’ stretto raccordo sociale tra zone urbane e rurali (non a caso ci sono consistenti differenze, tra le rivendicazioni dei Gilet gialli delle due aree), e di una democrazia più partecipativa. Per la lotta al cambiamento climatico (tema particolarmente sentito, in un Paese che ha visto firmare, a novembre 2015, i fondamentali accordi di Parigi sul futuro del pianeta), generale è stata la richiesta di farla senza imporre altre tasse.

D’accordo col presidente Macron, il premier Philippe, informerà Senato e l’Assemblea Nazionale delle richieste dei cittadini, ha promesso “soluzioni potenti” per promuovere il cambiamento (delle quali, però, ancora non si sa nulla: i primi provvedimenti saranno annunciati a metà aprile). Mentre l’opposizione ha parlato di pura propaganda da parte della maggioranza, per il Presidente questa consultazione dei cittadini ha avuto l’effetto di un bagno tonificante: ora, secondo un sondaggio condotto dall’ istituto  di ricerca IFOP la scorsa settimana, Macron è tornato ad essere sostenuto dal 29 % dei francesi (percentuale certo non esaltante, ma che negli ultimi mesi, e nel momento della maggiore protesta dei Gilet gialli, era ulteriormente scesa): recuperando, in sostanza, il consenso di quella che già era stata la sua base, cioè un certo tipo di elettorato moderato.

 

di Fabrizio Federici

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