K metro 0 – Kiev – La campagna elettorale delle presidenziali in Ucraina ha preso una strana piega. Gli elettori dei due candidati arrivati al ballottaggio possono tirare un sospiro di sollievo: nessuno dei due è risultato positivo al test antidoping. Nell’ultimo atto del teatrino politico andato in scena, l’attore comico, Volodymyr Zelenskiy e il
K metro 0 – Kiev – La campagna elettorale delle presidenziali in Ucraina ha preso una strana piega. Gli elettori dei due candidati arrivati al ballottaggio possono tirare un sospiro di sollievo: nessuno dei due è risultato positivo al test antidoping. Nell’ultimo atto del teatrino politico andato in scena, l’attore comico, Volodymyr Zelenskiy e il presidente ucraino, Petro Poroshenko, arrivati rispettivamente primo e secondo alle elezioni tenutesi il 31 marzo, si sono sottoposti a un test antidroga e a un alcol test pubblico.
Lo strano episodio è avvenuto a seguito della sfida lanciata da Zelenskiy, che ha ottenuto quasi il doppio dei voti di Poroshenko nel primo round delle votazioni. Le percentuali parlano di un 30,24% rispetto al 15,95% del presidente ucraino. Il comico, dopo la provocazione di Poroshenko che aveva dichiarato di voler confrontarsi con l’avversario in un dibattito politico, ha alzato la posta in palio. Zelenskiy ha proposto di organizzare il suddetto dibattito all’interno dello stadio di Kiev, il più grande del paese, aggiungendo poi che entrambi si sarebbero dovuti sottoporre a un test antidoping e a un alcol test. Poroshenko ha accettato e si è presentato all’impianto sportivo mentre il comico ha svolto le analisi presso una clinica privata. Il dibattito politico si terrà il 19 aprile, due giorni prima della data per il ballottaggio.
Il portavoce della campagna elettorale di Poroshenko, Oleh Medvedev, si è addirittura lamentato del fatto che Zelenskiy abbia semplicemente fatto delle analisi del sangue e non abbia fatto analizzare campioni di unghie o capelli. Queste le sue parole: “Il candidato Zelenskiy non ha mantenuto a pieno la sua promessa. L’intero staff di Petro Poroshenko ricorda a Volodymyr Zelenskiy che si tratta di una campagna elettorale, non di uno show”.
Lo stesso Medvedev ha poi aggiunto che il medico che avrebbe visitato Zelenskiy sia un collaboratore del comico, con cui avrebbe lavorato in una serie TV prodotta dallo stesso studio di Zelenskiy. Lo staff di quest’ultimo si è rifiutato di commentare le accuse.
Poroshenko, recentemente, ha ribadito come Zelenskiy non possa essere una guida per il Paese vista la sua inesperienza. Sopratutto non potrebbe reggere la pressione esercitata dalla vicina Russia, che ha annesso la Crimea nel 2014 e supportato i ribelli separatisti nell’est Ucraina nel conflitto durato cinque anni e in cui sono morte 13mila persone. Zelenskiy ha risposto accusando Poroshenko di aver condotto il Paese alla rovina non essendo riuscito a porre fine al conflitto con i separatisti, non avendo proposto soluzioni per risolvere la crisi economica e arginare la corruzione dilagante.
La faccenda ricorda da vicino quanto accaduto nel 2016 negli Stati Uniti. Durante un comizio a Portsmouth, nel New Hampshire, l’attuale presidente USA, Donald Trump, aveva invocato il test antidoping per la sua avversaria, Hillary Clinton. Queste erano state le sue parole: “Noi siamo come degli atleti. E gli atleti devono passare un controllo antidoping, penso che dovremmo farlo prima del dibattito. Non so cosa sia successo con lei ma all’inizio dell’ultimo dibattito lei era tutta vivace e scoppiettante. Alla fine, era ridotta come se fosse senza forze, e faticava a ritrovare la sua auto. Penso che ora la stiano ‘pompando’”. Tuttavia, in quel caso, non si andò fino in fondo come successo in Ucraina.