K metro 0 – Jerevan – Una mostra destinata a lasciare il segno. “La forma del colore, da Tintoretto a Canaletto” che si apre oggi a Jerevan, rappresenta un percorso straordinario, che si snoda per tre secoli dal Rinascimento al Rococò, attraverso 55 opere che arrivano in Armenia alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Trieste.
K metro 0 – Jerevan – Una mostra destinata a lasciare il segno. “La forma del colore, da Tintoretto a Canaletto” che si apre oggi a Jerevan, rappresenta un percorso straordinario, che si snoda per tre secoli dal Rinascimento al Rococò, attraverso 55 opere che arrivano in Armenia alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Trieste.
Un progetto culturale frutto della collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia, la Galleria Nazionale di Armenia, che ospita la mostra fino al 16 giugno, il Polo Museale del Friuli-Venezia Giulia e la Galleria Nazionale di Arte Antica di Trieste.
A sottolineare l’importanza dell’evento il patrocinio del Premier armeno Nikol Pashinyan, presente all’inaugurazione insieme al Presidente dell’Assemblea Nazionale, Ararat Mirzoyan, all’ambasciatore Vincenzo Del Monaco e ad una nutrita delegazione parlamentare italiana guidata dall’On. Maurizio Lupi.
La mostra offre una visione delle Scuole che fiorirono nel Nord Italia a partire dalla seconda metà del Rinascimento e che si consolidarono sulla scia della Controriforma. Un giro d’orizzonte sull’arte che collega Trieste e Venezia, Milano e Genova, che da Bologna si snoda sino alla Roma di Giovan Lorenzo Bernini, e poi alle Fiandre di Pieter Paul Rubens. L‘esposizione rende omaggio al tempo stesso agli Armeni, per il loro contributo alla fioritura sociale ed economica delle comunità in Italia dove essi si stabilirono, integrandosi perfettamente. La selezione delle opere segue infatti la presenza armena in ciascuna di quelle città.
Ambasciata d’Italia Jerevan