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Paesi Bassi. 15 casi di morbillo da inizio anno, si valuta una proposta di legge per porre rimedio alla situazione

Paesi Bassi. 15 casi di morbillo da inizio anno, si valuta una proposta di legge per porre rimedio alla situazione

K metro 0 – L’Aia – Dall’inizio anno fino a oggi ci sono stati quindici casi di morbillo nei Paesi Bassi. Negli anni scorsi, il Paese contava tra le dieci e le venti diagnosi arrivati a dicembre. Questo quanto si legge in una nota inviata al segretario di stato olandese, Paul Blokhuis, al parlamento. Tra

K metro 0 – L’Aia – Dall’inizio anno fino a oggi ci sono stati quindici casi di morbillo nei Paesi Bassi. Negli anni scorsi, il Paese contava tra le dieci e le venti diagnosi arrivati a dicembre. Questo quanto si legge in una nota inviata al segretario di stato olandese, Paul Blokhuis, al parlamento. Tra le cause ci sarebbe l’aumento di casi negli altri nazioni europee.

La maggior parte delle diagnosi riguarda pazienti che hanno contratto la malattia fuori dai confini olandesi, di conseguenza il morbo poi riesce a propagarsi all’interno del Paese. Il morbillo non riguarda solamente i bambini ma anche adulti non coperti per la malattia in questione. Il programma di vaccinazione per il morbillo, infatti, è partito solamente nel 1976 a livello nazionale, per questo alcuni individui non lo hanno mai ricevuto. L’istituto di sanità pubblica nazionale RIVM ha avvertito tutte le strutture sanitarie e i medici generici riguardo la situazione, ha dichiarato Blokhuis. Verranno poi aggiornati gli opuscoli informativi con nuovi importanti consigli per evitare di contrarre la malattia, rivolti soprattutto a chi si mette in viaggio verso l’estero.

Il segretario di stato ha inviato la nota al parlamento dopo che a L’Aia tre bambini hanno contratto il morbillo in un asilo nido. Un quarto è anch’egli malato, secondo quanto riportano gli organi di stampa, ma non è ancora stata confermata la diagnosi. Si pensa che uno dei quattro abbia contratto la malattia per poi passarla agli altri bambini. Nessuno dei tre era coperto dalla vaccinazione, due erano comunque idonei per l’immunizzazione.  Blokuis non ha aggiunto altri dettagli riguardo l’episodio, per via della privacy di genitori e bambini coinvolti, ma ha sottolineato che: “E’ importante chiarire che una situazione del genere avrebbe potuto venirsi a creare anche se tutti i bambini fossero stati vaccinati, come da prassi. In ogni asilo nido, ci sono bambini sotto il quattordicesimo mese di età che non hanno ricevuto il vaccino e possono contrarre la malattia.”.

Il partito di coalizione, D66, si è appellato alla camera dei rappresentanti olandese per chiedere di affrettarsi ad iniziare i lavori per una legge che possa permettere agli asili nido e alle scuole materne di rigettare le iscrizioni di bambini non vaccinati. Il parlamentare di D66, Rens Ramekers, ha spiegato che una delle principali ragioni sia la diminuzione del tasso di vaccinazione. Solo il 92% dei bambini hanno ricevuto quello per il morbillo, ad esempio, percentuale al di sotto del limite consigliato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Secondo l’OMS, infatti, un tasso sotto il 95% significa la sussistenza delle condizioni di contagio della malattia. Ramaekers ha inoltre chiesto all’esecutivo di prendere una decisione in tempi brevi sulla proposta di legge inviata, supportata da sia da tre grandi partiti di governo sia da partiti dell’opposizione come GroenLinks e SP.

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