Esenzione dal visto dopo la Brexit: il Consiglio e il Parlamento europeo raggiungono un accordo

Esenzione dal visto dopo la Brexit: il Consiglio e il Parlamento europeo raggiungono un accordo

K metro 0 – Bruxelles – Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno convenuto che, dopo la Brexit, i cittadini del Regno Unito che entrano nello spazio Schengen per soggiorni di breve durata (90 giorni su un periodo di 180 giorni) dovrebbero beneficiare dell’esenzione dal visto. Questo accordo è stato confermato questa settimana dagli ambasciatori

K metro 0 – Bruxelles – Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno convenuto che, dopo la Brexit, i cittadini del Regno Unito che entrano nello spazio Schengen per soggiorni di breve durata (90 giorni su un periodo di 180 giorni) dovrebbero beneficiare dell’esenzione dal visto. Questo accordo è stato confermato questa settimana dagli ambasciatori presso l’UE a nome del Consiglio e successivamente dalla commissione del Parlamento europeo per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni. Il testo deve ora essere formalmente adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio.

Secondo le norme dell’UE, l’esenzione dal visto è subordinata a una condizione di reciprocità. Il governo del Regno Unito ha dichiarato che non intende imporre l’obbligo di visto ai cittadini dell’UE che si recano in Gran Bretagna per brevi soggiorni. Se, in futuro, il Regno Unito dovesse introdurre l’obbligo di visto per i cittadini di anche un solo Stato membro, scatterebbe il meccanismo di reciprocità esistente e sia le tre istituzioni dell’UE che gli Stati membri si attiverebbero quanto prima per applicarlo. La Commissione monitorerebbe costantemente il rispetto del principio di reciprocità e informerebbe immediatamente il Parlamento europeo e il Consiglio degli eventuali sviluppi che potrebbero mettere a repentaglio il rispetto di tale principio.

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