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Watergate spagnolo? L’arena politica spagnola soffre di un processo analogo a quello del clima

Watergate spagnolo? L’arena politica spagnola soffre di un processo analogo a quello del clima

K metro 0 – Madrid – Vi sono diverse aree localizzate nella Spgana meridionale (Andalusia) dove il processo di desertificazione è una realtà. È insolito vedere la pioggia in quelle zone. Se analizzassimo la carta geografica della Spagna, penseremmo che essa non diventerà un deserto tanto presto, per quanto di pioggia ne è caduta ben

K metro 0 – Madrid – Vi sono diverse aree localizzate nella Spgana meridionale (Andalusia) dove il processo di desertificazione è una realtà. È insolito vedere la pioggia in quelle zone. Se analizzassimo la carta geografica della Spagna, penseremmo che essa non diventerà un deserto tanto presto, per quanto di pioggia ne è caduta ben poca nei mesi scorsi. Dopo 30 giorni, è piovuto a Madrid, ad esempio.

L’arena politica spagnola soffre di un processo analogo a quello del clima. Dopo mesi passati a discutere di questioni simboliche e molto contrastanti, sulla crisi dell’indipendentismo catalano e rimbalzate sui media tra i partiti della destra spagnola e quelli catalani, l’attenzione dell’opinione pubblica è stata catalizzata da una vicenda di corruzione che ha coinvolto leader politici, poliziotti e giornalisti. Nel corso del 2016, dopo elezioni generali che avevano trasformato il quadro politico dei partiti, quando il partito della sinistra alternativa Podemos avrebbe potuto far parte di un governo progressista presieduto dal partito socialista e quando i sondaggi affermavano che avrebbe perfino potuto diventare la prima forza politica della sinistra, la vicepresidente conservatrice Soraya Saenz de Santamaría ordinò al Ministero dell’interno di investigare sulla formazione di sinistra. Un gruppo di poliziotti corrotti guidati da Carlos Villarejo, attualmente in carcere, fu incaricato di dare luogo all’inchiesta. Questi poliziotti crearono una pagina web di falsi testimoni e giornalisti che generava false informazioni su Podemos, al fine di abbatterne il sostegno pubblico. Inoltre, essi spiarono il leader Pablo Iglesias e rubarono il telefono del suo assistente.

Dopo anni di silenzio su questo caso, la settimana scorsa le procure hanno aperto le inchieste, e hanno dato inizio agli interrogatori. Naturalmente, è stato seguito il segreto istruttorio, che non consente ancora di conoscere l’ordine di grandezza della vicenda. Com’è ovvio, Podemos cerca di comunicare la sua immagine come quella di un partito colpito dalla “mafia di Stato”, soprattutto ora, quando i sondaggi non sono buoni per il partito che affronta le elezioni del prossimo 28 aprile. La verità della vicenda non è ancora nota. Tuttavia, come molti analisti hanno detto, l’ordine di grandezza di questa vicenda sembra colpire al cuore la democrazia spagnola – analogamente ai casi Gal in Spagna, a Mani Pulite in Italia e allo scandalo Watergate in America. Il centro del dibattito pubblico in Spagna è cambiato, dai temi simbolici e contrastanti, alla difesa dei principi democratici. Il processo di desertificazione nella politica spagnola riceve oggi gocce di pioggia, ma saranno sufficienti a fermare il deserto?

 

David Rodas Martín, Spanish correspondent of Kmetro0, Madrid.

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