K metro 0 – Bruxelles – La Commissione europea ha trasmesso alla Polonia un formale avviso in merito al nuovo regime disciplinare per i giudici. Si apre così una procedura di infrazione perché “il nuovo regime disciplinare mina l’indipendenza giudiziaria dei giudici polacchi, non offrendo garanzie necessarie per proteggerli dal controllo politico, come richiesto dalla Corte di giustizia dell’Unione europea”, Lo ha annunciato il vicepresidente Frans Timmermans al termine del collegio dei commissari.

Le autorità di Bruxelles segnalano diversi elementi preoccupanti nella legge polacca che, ad esempio, “consente di sottoporre i giudici ordinari a indagini disciplinari, procedure e sanzioni, per il contenuto delle loro decisioni giudiziarie” (ivi compresa la decisione di sottoporre questioni alla Corte di giustizia), o ancora il fatto che la “Camera disciplinare della Corte suprema” sia composta esclusivamente da giudici selezionati dal Consiglio nazionale per la magistratura i cui membri giudici sono nominati dal parlamento polacco (Sejm)”. La Commissione infatti, aveva già avviato una procedura di infrazione contro la Polonia il 2 luglio 2018, in risposta all’approvazione della legge che di fatto dava il potere al governo di condizionare la nomina dei giudici della Corte suprema nazionale polacca. Il governo polacco ora ha 2 mesi per rispondere all’avviso formale della Commissione.

La situazione della democrazia locale e regionale in Polonia è cambiata significativamente negli ultimi anni: precedentemente tra i primi dieci Paesi dell’UE, in termini di livello di autonomia locale, la Polonia mostra ora “tendenze preoccupanti”. Questi sono alcuni dei risultati chiave emersi dal rapporto e dalla raccomandazione sulla democrazia locale e regionale in Polonia, adottati il 2 aprile dal Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa.