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Danimarca. Rilevato il batterio della salmonella nel 2,7% degli allevamenti di galline ovaiole

Danimarca. Rilevato il batterio della salmonella nel 2,7% degli allevamenti di galline ovaiole

K metro 0 – Copenaghen- In Danimarca nel 2,7% degli allevamenti di galline ovaiole è stata rilevato il batterio della salmonella. Il livello è sopra il limite imposto dall’Unione europea per mantenere lo statuto speciale. La Danish Veterinary and Food Administration ha scoperto che era presente in 12 allevamenti su 454 nel 2018 mentre in

K metro 0 – Copenaghen- In Danimarca nel 2,7% degli allevamenti di galline ovaiole è stata rilevato il batterio della salmonella. Il livello è sopra il limite imposto dall’Unione europea per mantenere lo statuto speciale. La Danish Veterinary and Food Administration ha scoperto che era presente in 12 allevamenti su 454 nel 2018 mentre in 3 su 446 nel 2017 e in 3 su 426 nel 2016. Nel 2015 invece non era risultato nulla dalle analisi condotte. La causa scatenante di tale aumento non è ancora stata accertata. Le ipotesi più accreditate parlano di misure di biosicurezza insufficienti unite alle temperature estive al di sopra della media, che hanno abbassato le difese immunitarie degli animali. La DVFA ha ribadito che seguirà con attenzione l’evolversi della situazione ed è convinta che la presenza della Salmonella si assesterà sul 2% entro fine anno.

Un portavoce della DVFA, Annette Perge, ha spiegato come l’incremento dei casi negli allevamenti non si rifletta sui casi di Salmonella negli uomini: “I controlli sono molteplici e ripetuti, è difficile che uova contenenti il batterio possano finire in commercio. Ci sono apposite procedure per distruggerli o trattarli negli impianti di produzione”.  Dal 2012, la Danimarca ha ottenuto da parte dell’Unione europea uno status speciale per quanto riguarda la Salmonella nelle uova. La percentuale dei casi è sempre rimasta sotto il 2%, ovvero il limite imposto dall’Ue per ottenere questo particolare status. Il vantaggio di tale posizione è quello di poter rifiutare uova dall’estero se non controllate attentamente e testate per tutti i tipi di Salmonella. Se dovesse perdere questo speciale status, non potrebbe rifiutare nessuna partita di uova provenienti da altri Paesi.  Per questo, le varie istituzioni stanno cercando in tutti i modi di porre rimedio alla situazione, cooperando per comprendere le cause e trovare una soluzione.

Perge ha ribadito che “la DVFA sta portando avanti un’investigazione rigorosa per rintracciare le cause nell’aumento di casi nel 2018 e comprendere la fonte di contaminazione. Una volta terminato le operazioni, invieremo i risultati alla Commissione europea, che deciderà se la Danimarca debba perdere o meno lo statuto speciale”.

Secondo l’ultimo bollettino del Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC) la salmonellosi è la seconda infezione gastrointestinale più diffusa nell’Unione europea. Oltre 95mila sono stati i casi registrati nel 2016, 134 letali. Nel 2016 sono stati confermati oltre 95mila casi (con un’incidenza di 20,4 casi ogni 100.000 abitanti), di cui 134 letali. Tra i paesi più colpiti la Repubblica Ceca, la Slovacchia, l’Ungheria e la Lituania, mentre il tasso più basso è stato rilevato in Portogallo. Il maggior aumento di malati si è registrato in Estonia e Grecia. Negli ultimi cinque anni il tasso di segnalazioni si è stabilizzato mentre tra il 2004 e i 2013 risultava in calo. I più colpiti sono stati i bambini tra gli 0 e i 4 anni d’età: sono stati registrati 89,9 casi ogni 100mila.

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