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Accordo UE sul futuro programma di ricerca e innovazione

Accordo UE sul futuro programma di ricerca e innovazione

K metro 0 – Prende forma il futuro programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE. Gli ambasciatori degli Stati membri, riuniti in sede di Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio, hanno confermato ieri la comprensione comune raggiunta dalla presidenza rumena del Consiglio e dal Parlamento europeo su buona parte delle disposizioni operative di Orizzonte Europa,

K metro 0 – Prende forma il futuro programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE. Gli ambasciatori degli Stati membri, riuniti in sede di Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio, hanno confermato ieri la comprensione comune raggiunta dalla presidenza rumena del Consiglio e dal Parlamento europeo su buona parte delle disposizioni operative di Orizzonte Europa, il prossimo programma quadro di ricerca e innovazione dell’UE per il periodo 2021-2027.

“Solo con l’innovazione l’UE può mantenere un’economia forte, sostenibile e competitiva. La conferma odierna della comprensione comune su Orizzonte Europa permetterà di avviare in modo tempestivo il nuovo programma nel gennaio 2021. Il testo fornisce ai ricercatori un’illustrazione chiara delle priorità dell’UE nel settore e ai cittadini la conferma che stiamo ascoltando le loro preoccupazioni.” Ha affermato Nicolae Hurduc, ministro rumeno della ricerca e dell’innovazione

Il programma quadro Orizzonte Europa fissa gli obiettivi e la struttura del programma, le modalità di finanziamento e le regole per l’erogazione dei finanziamenti. Si tratta del programma faro dell’Unione che sostiene la R&I, dall’ideazione alla diffusione sul mercato, e integra i finanziamenti nazionali e regionali.

Il programma si baserà su tre pilastri complementari e interconnessi. Il primo pilastro (Eccellenza scientifica) sosterrà la scienza di base di eccellenza. Rafforzerà la leadership scientifica dell’Unione e svilupperà conoscenze e competenze di alta qualità. Il secondo pilastro (Sfide globali e competitività industriale europea) sosterrà la ricerca che si occupa di sfide sociali e di tecnologie industriali in settori come la salute, la sicurezza, le tecnologie digitali e le principali tecnologie abilitanti, il clima, l’energia, la mobilità, l’alimentazione e le risorse naturali. Accanto a tali settori sarà introdotto un numero limitato di missioni e partenariati di ricerca. Ogni missione comprenderà un portafoglio di attività di ricerca. Il terzo pilastro (Europa innovativa) si concentrerà sul potenziamento delle innovazioni di punta e dirompenti mediante l’istituzione di un Consiglio europeo per l’innovazione. Quest’ultimo fungerà da sportello unico per gli innovatori ad alto potenziale.

In aggiunta ai tre pilastri, il testo contiene disposizioni intese a migliorare i risultati del programma per ampliare la partecipazione e rafforzare lo spazio europeo della ricerca. Tali disposizioni comprendono misure volte ad aiutare gli Stati membri a sfruttare appieno il loro potenziale nazionale di ricerca e innovazione. Il regolamento specifica quali Stati membri beneficeranno delle azioni volte ad ampliare la partecipazione.

La comprensione comune tra il Consiglio e il Parlamento europeo contiene vari miglioramenti rispetto alla proposta della Commissione. Stabilisce che, a determinate condizioni, il Consiglio europeo per l’innovazione può anche fornire un sostegno basato esclusivamente su sovvenzioni o su capitale proprio. Per quanto riguarda le missioni, nel testo concordato non solo sono fissate condizioni dettagliate, ma figura anche un elenco di settori per eventuali missioni e partenariati. Si riconosce il ruolo decisivo degli Stati membri nella definizione delle priorità della ricerca e dell’innovazione. Sono infine rafforzate le disposizioni in materia di ampliamento della partecipazione.

In attesa dell’accordo globale sul prossimo quadro finanziario pluriennale dell’UE, la comprensione comune non contempla disposizioni con implicazioni di bilancio, né disposizioni sulla partecipazione dei paesi terzi e sulle sinergie con altri programmi di finanziamento dell’UE. Anche buona parte dei considerando sarà oggetto dei futuri negoziati con il nuovo Parlamento.

Prossime tappe

Il Consiglio si attende che i negoziati con il prossimo Parlamento europeo riprendano quanto prima, in vista di una loro conclusione sulla base dei progressi realizzati, indicati nella comprensione comune. I negoziati dovranno inoltre tenere conto del futuro accordo globale sul quadro finanziario pluriennale 2021-2027.

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