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I mercati rallentano a causa delle previsioni sul rallentamento della crescita globale

I mercati rallentano a causa delle previsioni sul rallentamento della crescita globale

K metro 0 – Il mercato azionario ha subito un netto calo nella giornata di lunedì. La liquidazione della scorsa settimana si è estesa dopo che i sondaggi hanno suggerito significativi rallentamenti nella crescita economica in Europa e negli Stati Uniti. Nella sessione di mezzogiorno, nel Regno Unito l’FTSE 100 ha perso uno 0,6 percentuale

K metro 0 – Il mercato azionario ha subito un netto calo nella giornata di lunedì. La liquidazione della scorsa settimana si è estesa dopo che i sondaggi hanno suggerito significativi rallentamenti nella crescita economica in Europa e negli Stati Uniti.

Nella sessione di mezzogiorno, nel Regno Unito l’FTSE 100 ha perso uno 0,6 percentuale assestandosi a 7,171, le ragioni vanno ricercate nell’incertezza persistente della Brexit. Molta pressione è stata esercitata sul primo ministro britannico Theresa May, sono state chieste a gran voci le sue dimissioni. Sarebbe il prezzo da pagare per superare l’impasse e guadagnare consenso per il suo impopolare accordo di uscita dall’Unione europea.

Il CAC 40 in Francia è sceso dello 0,3% arrivando ad un valore di 5,252. Stessa sorte per il DAX tedesco che ha perso lo 0,3% scendendo a 11,332, nonostante le stime parlino di una rinnovata confidenza delle imprese nell’impianto economico più grande d’Europa, dopo sei mesi in diminuzione.

Era prevedibile che Wall Street aprisse leggermente in calo dopo che un’indagine di mercato ha mostrato come gli economisti prevedano un significativo rallentamento nella crescita degli Stati Uniti nei prossimi due anni. Ciononostante, il presidente statunitense Donald Trump continua ad asserire che la crescita accelererà negli anni a venire. Gli esperti della National Assosiation for Business Economics hanno prospettato un modesto tasso di crescita del 2,4% per quest’anno e solo del 2% per il 2020, citando tra i motivi un rallentamento globale e alcuni conflitti commerciali. Hanno inoltre sottolineato che l’ombra di una recessione è ancora molto lontana.

Le futures sul Dow Jones hanno sfiorato un passivo dello 0,3% assestandosi sul 25,502. Le futures sullo Standard & Poor 500 hanno perso lo 0,3 percento chiudendo al 2,803. Wall Street è stata penalizzata dalla notizia del rallentamento della crescita globale già da venerdì. Gli investitori, preoccupati dalle previsioni, hanno spostato i fondi sui bond. L’operazione ha causato una perdita generalizzata nei rendimenti. Il rendimento dei titoli di stato decennali era stabile al 2,46% nelle ore precedenti le transazioni di lunedì, in calo dal 2,54% di giovedì. I timori sono stati alimentati in particolare dalla curva dei rendimenti misurata dallo spread tra i tassi dei Treasuries Usa a tre mesi e quelli a 10 anni,che non subiva un’inversione dal lontano 2007. Negli anni si è osservato che episodi come questo presagiscano una futura recessione. L’andamento non entusiasmante dei mercati nella giornata di lunedì è anche stato causato dalla notizia di un conflitto tariffario tra gli Stati Uniti e la Cina.  I negoziati riprenderanno giovedì a Beijing.

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