K metro 0 – Parigi – Dopo Roma e Palermo, il presidente cinese Xi Jinping continua il suo tour europeo sbarcando a Nizza e nel Principato di Monaco. Uno dei Paesi europei che la Cina ha constatato non essere preoccupato della sua influenza sui mercati globali e dell’ambizione di dominio sul futuro tecnologico. Nizza era una delle tappe del ‘tour’ europeo del presidente cinese, accolto da incertezze riguardanti l’approccio migliore da mettere in atto nei confronti del suo Paese e soprattutto dai dubbi sulle mosse da fare per trarne benefici economici. Non solo, molti Paesi europei si sono interrogati sui limiti da porre all’appetito economico e all’influenza diplomatica della superpotenza.

Si tratta della prima visita in assoluto da parte di un presidente cinese nel Principato, Xi è stato immortalato assieme al principe Alberto e alla principessa Charlene. Monaco avrebbe intenzione di dare una spinta alle operazioni commerciali e alla cooperazione economica con la Cina. Non è stato rivelato nessun dettaglio su eventuali contratti firmati dalle due parti. Il Principato ha stretto rapporti con la compagnia cinese Huawei lo scorso anno per sviluppare la propria rete 5G, argomento spinoso per molti dei Paesi europei. L’incontro è stato accompagnato da una rigorosa operazione di sicurezza, con la chiusura degli spazi aerei e di navigazione.

Il leader cinese si è incontrato poi nella serata di domenica col presidente francese Macron, nella località di Beaulieu-sur-Mer. Un’imbarcazione della polizia e vari agenti subacquei hanno messo in sicurezza l’area prima del suo arrivo. A Nizza, vari cordoni di sicurezza hanno bloccato alcune arterie della città, nella quale Xi Jinping pernotterà. Il presidente cinese incontrerà nuovamente il suo omologo nella giornata di lunedì, Macron e Xi rinsalderanno le relazioni diplomatiche sino-francesi, che possono vantare 55 anni di storia, 5 in più rispetto al mezzo secolo di legami tra Roma e Pechino. Martedì, a Parigi, Macron e Xi saranno raggiunti dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, al fine di esplorare i “punti di convergenza” che saranno affrontati nel summit Ue-Cina che si terrà a Bruxelles il prossimo 9 aprile.

L’inquilino dell’Eliseo dovrebbe premere per avere una maggiore reciprocità nell’accesso al mercato cinese. Il presidente francese, tra le altre cose, dovrebbe ribadire a Xi la richiesta di tagliare le emissioni inquinanti, anche se gli analisti rilevano che la Cina continua a costruire decine di centrali elettriche a carbone. Capitolo difficile sarà poi quello relativo a Huawei, che si propone come protagonista nella nuova infrastruttura 5G per le comunicazioni elettroniche ad alta velocità. Se gli Stati Uniti chiedono agli alleati di non far entrare questa tecnologia sul suolo europeo, la Francia non ha escluso questa possibilità.