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Nuova Zelanda vieta la vendita di armi d’assalto. Il terrorista Tarrant rischia l’ergastolo con regime di isolamento

Nuova Zelanda vieta la vendita di armi d’assalto. Il terrorista Tarrant rischia l’ergastolo con regime di isolamento

K metro 0 – Wellington – Jacinda Ardern, primo ministro neozelandese, dopo la strage in due moschee di Christchurch, dove 50 presone sono state uccise per mano di Brenton Tarrant utilizzando una arma automatica, ha vietato con effetto immediato la vendita di armi d’assalto nel Paese. Il divieto vale anche per le armi con caricatore

K metro 0 – Wellington – Jacinda Ardern, primo ministro neozelandese, dopo la strage in due moschee di Christchurch, dove 50 presone sono state uccise per mano di Brenton Tarrant utilizzando una arma automatica, ha vietato con effetto immediato la vendita di armi d’assalto nel Paese. Il divieto vale anche per le armi con caricatore esteso e «fucili semiautomatici di tipo militare», come appunto quelli utilizzati nel massacro di venerdì scorso. La premier ha detto che l’uomo arrestato ha acquistato l’arma legalmente e ha aumentato la capacità con un caricatore «acquistato facilmente online».

La nuova legge che disciplinerà il bando sulle armi dovrebbe essere in vigore già dal prossimo 11 aprile, ha affermato la premier: “Il 15 marzo la nostra storia è cambiata per sempre. Ora cambieranno anche le nostre leggi”.

Al bando, ha annunciato la premier, anche i singoli pezzi che trasformano l’arma in semiautomatica. È previsto anche un sistema di riacquisto, tramite un programma buyback, che consentirà ai proprietari di restituire tali armi in loro possesso, «il prezzo da pagare per garantire la sicurezza delle nostre comunità», ha spiegato.

L’uomo autore dell’attentato a Christchurch, prima di commettere la strage con cinque armi da fuoco, inclusi due fucili semiautomatici, ha pubblicato sul suo profilo Twitter la foto di tre caricatori per armi automatiche sul quale erano stati scritti alcuni nomi. Brenton Tarrant, rischia l’ergastolo con regime di isolamento. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier neozelandese Winston Peters alla riunione straordinaria dell’Organizzazione della cooperazione islamica a Istanbul. “Le famiglie dei caduti avranno giustizia”, ha detto, lanciando un appello alla solidarietà internazionale per sradicare le “ideologie d’odio”.

A causa di una legislazione molto flessibile in Nuova Zelanda era molto semplice acquistare delle armi da fuoco. Nel paese ci sono oltre 1,2 milioni di armi da fuoco su una popolazione di 4,6 milioni di persone.

La premier ha fatto un appello per la lotta globale contro l’ideologia razzista di destra. “Se vogliamo vivere in un mondo sicuro, tollerante e inclusivo, non possiamo pensare in termini di confini”, ha detto Ardern.

“Respingo completamente l’idea che garantire un sistema come quello neozelandese abbia creato un ambiente in cui questo tipo di ideologia può esistere”, ha detto la premier in merito alle politiche di accoglienza dei rifugiati del suo paese.

Venerdì 22 marzo, a una settimana dalla strage, il paese ha commemorato le vittime con 2 minuti di silenzio, a partire dalle 13.32.

La più importante fiera di armi del paese, La Fiera militare di Kumeu, che da 5 anni si svolgeva a Auckland, in programma dal 23 marzo e stata cancellata. La decisione è stata presa dagli organizzatori della fiera stessa “in segno di rispetto” per le vittime degli attacchi alle due moschee di Christchurch.

 

di Rosa Massaro

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