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Paesi Bassi. Vince il partito populista di Thierry Baudet ed entra per la prima volta in Senato

Paesi Bassi. Vince il partito populista di Thierry Baudet ed entra per la prima volta in Senato

K metro 0 – Nella mattinata di giovedì, i Paesi Bassi hanno accolto la nuova stella del populismo di destra. Il partito del legislatore che cita gli autori latini e i filosofi ha sorpassato il partito anti-islam di Geert Wilders e tutti gli altri politici nelle elezioni provinciali. Forum for Democracy è il partito guidato

K metro 0 – Nella mattinata di giovedì, i Paesi Bassi hanno accolto la nuova stella del populismo di destra. Il partito del legislatore che cita gli autori latini e i filosofi ha sorpassato il partito anti-islam di Geert Wilders e tutti gli altri politici nelle elezioni provinciali. Forum for Democracy è il partito guidato da Thierry Baudet, si insidierà in Parlamento minano le certezze della coalizione al governo, guidata dal primo ministro Mark Rutte.

Al termine dello spoglio, dopo le votazioni di mercoledì, Baudet ha parlato così, nel proprio trionfante discorso: “Oggi abbiamo vinto la prima grande battaglia. Il partito guidato da Baudet tocca efficacemente le corde dell’anima populista olandese, spesso lo si è sentito andare contro un’elite di politicanti, di baroni, di giornalisti e immigrati, che secondo lui sta affondando il Paese. Il 36enne ha studiato all’Università di Leiden e si è cucito su misura l’abito tradizionale dell’elitario criticando l’arte moderna, utilizzando stravaganti giri di parole e denotando un attaccamento ai Paesi Bassi dei vecchi tempi.

Forum for Democracy ha conquistato il maggior numero di voti nelle elezioni di mercoledì, nel suo programma si evince una chiara opposizione alle migrazioni di massa e una serie di proposte mirate a combattere i cambiamenti climatici. Non solo, il partito di Baudet ha in varie occasioni ipotizzato un referendum per valutare la posizione dei Paesi Bassi nell’Unione Europea. Alla vigilia delle votazioni, FVD nei prospetti aveva già sorpassato il partito conservativo di Rutte, Party for Freedom and Democracy. L’emittente RTL ha riportato che Forum for Democracy ha ottenuto il 14,5%, dei voti , ottenendo 10 seggi su 7, mentre l’altro partito si è fermato al 13,9% , conquistando 12 seggi e perdendone uno  . I verdi, inoltre,hanno guadagnato molto terreno passando da quattro a otto seggi.  Per portare avanti la legislatura, Rutte dovrà chiedere il sostegno delle forze all’opposizione, avendo in mano solamente 31 seggi rispetto ai 38 utili.

A differenza del candidato di Party for Freedom, Geert Wilders, che parla la lingua della classe operaia olandese, Baudet attinge da un altro tipo di immaginario: quello del primo grande populista dei Paesi Basi, Pim Fortuyn. Fortuyn aveva sfatato uno dei tanti tabù della società olandese, incolpando gli immigrati per l’aumento della criminalità e criticando i musulmani per la loro scarsa integrazione allo stile di vita dei Paesi Bassi. Fortuyn è stato ucciso da un colpo di pistola sparato da un attivista per i diritti degli animali nel 2002. Wilders sembrava aver colmato il vuoto lasciato da Fortuyn, con la sua ancor più aggressiva retorica antislamica. Baudet sembra però avere avuto la meglio. Il candidato di Party for Freedom ha commentato così i risultati delle elezioni: “Una sconfitta di misura. E’ ovvio che avremmo sperato in un risultato migliore”.

Baudet nella sua breve e controversa carriera politica è stato spesso tacciato di razzismo, soprattutto dopo un incontro nel 2007 con il nazionalista bianco, Jared Taylor. La sua popolarità è in continua ascesa ed è aumentata esponenzialmente dopo le elezioni di mercoledì. Nel suo discorso ha dichiarato che: “Sarà l’inizio di un rinascimento, in cui verrà recuperata la nostra autostima e potremo vivere in un ambiente sicuro. Lo stato democratico tornerà a funzionare e l’economia e la cultura torneranno a girare.”

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