K metro 0 – London – Il mercato azionario globale si è riequilibrato dopo una scialba sessione in Asia. Gli investitori hanno digerito l’ultimo colpo sferrato dall’incertezza sulla Brexit e si sono preparati all’incontro chiave della Federal Reserve negli Stati Uniti. Per quanto riguarda l’Europa, in Francia il CAC 40 ha guadagnato lo 0,5% posizionandosi
K metro 0 – London – Il mercato azionario globale si è riequilibrato dopo una scialba sessione in Asia. Gli investitori hanno digerito l’ultimo colpo sferrato dall’incertezza sulla Brexit e si sono preparati all’incontro chiave della Federal Reserve negli Stati Uniti.
Per quanto riguarda l’Europa, in Francia il CAC 40 ha guadagnato lo 0,5% posizionandosi su un valore di 5,440, mentre in Germania il DAX è salito di un punto percentuale assestandosi sull’11,777. L’FTSE 100, nel Regno Unito, ha guadagnato lo 0,7%. I pacchetti azionari statunitensi erano pronti al guadagno: le futures sul Dow Jones e sul S&P 500 sono salite entrambe dello 0,4%. I mercati europei si stanno concentrando soprattutto sul destino del Regno Unito, visto che la nuova data per l’abbandono dell’Unione europea non è stata ancora stabilita. A dieci giorni dalla Brexit, il Paese deve ancora decidere sulle modalità di uscita e il primo ministro Theresa May dovrà, nel corso della settimana, raggiungere un accordo sull’estensione della scadenza fissata per il 29 marzo. L’ultima bomba è scoppiata lunedì, quando il presidente della House of Commons ha ribadito che la May non può continuare a chiedere ai legislatori di votare sullo stesso accordo che è stato rifiutato già due volte.
Nella giornata di giovedì, i leader dell’Ue si incontreranno per discutere della possibilità del rinvio della data di uscita del Regno Unito. I mercati prevedono che verrà raggiunto un accordo ma alcuni fattori potrebbero cambiare gli esiti dei colloqui. Neil MacKinnon, economista di VTB Capital, ha commentato così la faccenda: “Le possibilità sono due: o il Regno Unito rimane bloccato in un limbo nel quale è ancora legato all’Ue, che è lo scenario auspicato da chi vuole ‘rimanere’, oppure esce dall’Unione europea senza un accordo in tempi brevi, che è invece ciò che sperano i ‘Brexiteers’. Tutto ciò non è ancora stato prezzato dai mercati finanziari”.
Nonostante l’incertezza causata dalla Brexit, che pesa sull’economia britannica, il Paese continua a registrare una diminuzione dei disoccupati. L’ufficio per le Statistiche nazionali ha illustrato l’aumento degli occupati di circa 222000 unità nel trimestre da novembre a gennaio, rispetto a quello precedente. Il tasso dell’occupazione è schizzato alla cifra record del 76,1% e quello della disoccupazione è arrivata al 3,9%, il più basso dal 1975.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, gli investitori si stanno preparando all’esito dell’incontro della Federal Reserve di giovedì. Si prospetta un rallentamento nell’aumento dei tassi di interesse; a dicembre, la preoccupazione maggiore riguardava l’aumento troppo repentino dei tassi di interesse da parte della banca centrale, che avrebbe soffocato così la crescita all’interno del rallentamento economico globale. La Federal Reserve terrà questo incontro per discutere la politica dei tassi di interesse. Non è previsto nessun annuncio, anche se gli economisti credono che la ‘Fed’ comunicherà comunque l’intenzione di non apportare nessuna modifica ai tassi. Due sono gli scenari possibili: potrebbero essere rilasciati alcuni documenti che riveleranno l’intenzione di aumento nel 2019 oppure nessuno, visto che manovre simili sono state attuate quattro volte nel 2018 e tre nel 2017.