K metro 0 – Bratislava – La Commissione elettorale slovacca ha ufficializzato i voti del primo turno delle elezioni presidenziali che hanno sancito la vittoria di Zuzana Caputova con il 40,6 per cento dei voti contro il 18,6 per cento ottenuto dal suo principale sfidante Maros Sefcovic. Confermato quindi il ballottaggio fra i due, che si terrà il prossimo 30 marzo. Terzo classificato il giudice costituzionale Stefan Harabin che ha ottenuto il 14,7 per cento, seguito dal segretario del Partito popolare Slovacchia nostra (Lsns), Marian Kotelba, con il 10 per cento, dal politico cristiano democratico Frantisek Miklosko con il 5,5 per cento, dal segretario della formazione di governo Most-hid Bela Bugar il 3,1 per cento, dal giornalista Eduard Chmelar e il candidato del partito di opposizione Sme rodina Milan Krajniak attorno al 2,7 per cento. Il giornalista Ivan Zuzula, l’ex comandante delle Forze di polizia Juraj Zabojnik, gli imprenditori Bohumila Tauchmannova e Robert Svec e il giornalista Martin Dano hanno ottenuto meno dell’1 per cento.

L’affluenza, alta per un primo turno delle elezioni presidenziali, si è attestata al 48 per cento. I due contendenti alla presidenza si sono sfidati domenica mattina nel loro primo dibattito diretto, trasmesso dall’emittente televisiva pubblica “Rtvs”. “I sondaggi mostravano Maros Sefcovic come il più probabile dei candidati che avrebbe potuto raggiungere il ballottaggio e sono contenta di affrontare lui e non un candidato estremista”, ha detto Caputova. Sefcovic, dal canto suo, ha sottolineato che le prossime due settimane mostreranno ciò che lo separa da Caputova. “Ora è necessario iniziare a dire chiaramente come vogliamo risolvere i problemi del paese, dall’immigrazione ai problemi sociali”, ha commentato Sefcovic.

Alla luce dei risultati ufficiali, sarà ora importante capire soprattutto come si comporteranno gli elettori dei due candidati antisistema, ovvero Stefan Harabin e Marian Kotleba, che assieme hanno ottenuto il 25 per cento delle preferenze. Kotleba, leader del Partito popolare Slovacchia nostra (Lsns), di estrema destra, non ha dato ancora indicazioni sul ballottaggio. Harabin, ai microfoni dell’emittente televisiva privata “Ta3”, ha invece detto di “non avere nulla in comune né con Sefcovic né con Caputova”, quindi, seppur indirettamente, ha lasciato intendere che i suoi elettori non dovrebbero neppure recarsi alle urne.

Zuzana Caputova, 45 anni, europeista, avvocato e attivista per i diritti umani (partecipò alle manifestazioni di piazza che seguirono l’uccisione del giornalista Kuciak), è la favorita. L’assassinio del giornalista ha provocato una profonda crisi politica nel Paese di 5,4 milioni di abitanti e membro di Nato, Ue e aderente all’euro. A capo di Slovacchia democratica, nuovo partito della destra moderata non ancora rappresentato in Parlamento, Maros Sefcovic, 52 anni, vicepresidente della Commissione europea sostenuto dal partito di governo Smer-SD.

Appoggiata dal presidente uscente Andrej Kiska, la Caputova chiama alla “lotta contro il male” e vuole ristabilire la fiducia nelle istituzioni.

Il colpo di scena dell’ultimo minuto che potrebbe farle vincere le elezioni è proprio l’annuncio dell’incriminazione di un uomo d’affari legato al partito Smer-SD, con l’accusa di aver ordinato l’uccisione del giornalista.