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Autorità francesi impegnate nelle opere di pulizia a seguito del naufragio della “Grande America”

Autorità francesi impegnate nelle opere di pulizia a seguito del naufragio della “Grande America”

K metro 0 – Parigi – Le autorità francesi hanno iniziato venerdì le operazioni di pulizia a seguito del naufragio della nave mercantile italiana “Grande America”.  L’incidente è avvenuto a largo della costa atlantica francese. Al proprio interno conteneva 2200 tonnellate di carburante.  Le autorità marittime francesi hanno spiegato che la riuscita delle operazioni dipenderà

K metro 0 – Parigi – Le autorità francesi hanno iniziato venerdì le operazioni di pulizia a seguito del naufragio della nave mercantile italiana “Grande America”.  L’incidente è avvenuto a largo della costa atlantica francese. Al proprio interno conteneva 2200 tonnellate di carburante.  Le autorità marittime francesi hanno spiegato che la riuscita delle operazioni dipenderà molto dalle condizioni meteorologiche. In totale sono state avvistate tre maree nere durante i voli di ricognizione. Le ultime osservazioni, inoltre, hanno evidenziato che la perdita di carburante dal relitto, sprofondato a 4600 metri di profondità, è ancora in corso.

La nave mercantile in questione è salpata da Amburgo, in Germania, diretta a Casablanca, in Marocco; durante il tragitto è divampato un incendio a bordo. In aggiunta alle 2200 tonnellate di carburante, la “Grande America”, trasportava anche 2000 automobili e 365 container, di cui 45 contenenti materiali pericolosi: 100 tonnellate di acido idrocloridrico e 70 di acido solforico. Tutti e 27 i passeggeri che erano a bordo, sono stati evacuati in sicurezza prima che la nave affondasse.

Il direttore degli Ocean Studies all’Istituto cattolico di Parigi ha commentato così la faccenda a RTL: “Questo naufragio è drammatico. Tutto ciò che è bruciato, i container e gli acidi, sono finiti direttamente nell’atmosfera”. Le cause che hanno provocato l’incendio sono sconosciute. Secondo quanto riportato dal capo dell’autorità marittima regionale, Jean-Louis Lozier, avrebbe avuto origine sul ponte garage prima di diffondersi sino ad arrivare in uno dei container. Ha inoltre aggiunto che: “La dispersione di carburante nell’oceano non avrà gravi conseguenze sull’ambiente. Il rischio d’inquinamento causato dalle sostanze chimiche sarà localizzato”.

Ma non tutti sono d’accordo con questa versione, molte associazioni ambientaliste considerano l’incidente un vero e proprio disastro per l’ambiente. Il portavoce di Robin des bois, Jacky Bonnemains, ha spiegato che: “L’incidente ha interessato circa duemila macchine, centinaia di tonnellate di materiali tossici sono finiti in un area ricca di fauna marina. I danni potrebbero propagarsi anche sulla costa”. Nonostante le autorità locali abbiano aperto un’indagine, Yannick Jadot, membro del Parlamento europeo e ambientalista, crede che non sia stato fatto abbastanza per prevenire tali disastri. Queste le sue parole: “Il lassismo esistente nell’ambito del trasporto marittimo è spiacevole. Le maree nere saranno un disastro per la costa francese.”

Non è il primo incidente, infatti, che colpisce le coste del Paese. Nel dicembre 2011, la nave cargo TK Bremen si è arenata nel nordovest della Francia, riversando in mare circa 70 tonnellate di carburante.

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