K metro 0 – Amsterdam – I Paesi Bassi e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo nella giornata di venerdì riguardo l’uso delle strutture dell’isola caraibica olandese di Curaçao per inviare aiuti al vicino Venezuela. Questo quanto riferito dal primo ministro dell’isola, Eugene Ruggenaath. L’isola sarà utilizzata come un vero e proprio polo logistico.
K metro 0 – Amsterdam – I Paesi Bassi e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo nella giornata di venerdì riguardo l’uso delle strutture dell’isola caraibica olandese di Curaçao per inviare aiuti al vicino Venezuela. Questo quanto riferito dal primo ministro dell’isola, Eugene Ruggenaath.
L’isola sarà utilizzata come un vero e proprio polo logistico. Il ministro degli Esteri olandese, Stef Blok, ha spiegato il mese scorso che Curaçao servirà unicamente come veicolo per operazioni civili. Saranno inviate scorte di medicine e di cibo solamente nel caso in cui il governo venezuelano lo consenta esplicitamente. Il primo ministro dell’isola, attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Twitter ufficiale, ha raccontato come gli Stati Uniti e i Paesi Bassi abbiano firmato un accordo contenente nei dettagli le modalità di accesso e di utilizzo delle strutture di Curaçao, che diverrà un centro umanitario per aiutare il Venezuela. La popolazione di Curaçao è preoccupata per la situazione: la paura è che l’isola possa finire in conflitto con i Paesi limitrofi nel caso in cui non dovesse adottare un approccio neutrale nei confronti della faccenda. Il parlamento non è convinto dell’operazione messa in piedi dai Paesi Bassi.
Tuttavia, il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha più volte rifiutato gli aiuti provenienti da altri Paesi. Ciononostante, la popolazione sta vivendo una preoccupante crisi economica, caratterizzata dalla carenza di cibo, di medicinali e da un’iperinflazione. Maduro, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, crede che gli aiuti provenienti dagli Stati Uniti siano solamente un’invasione velata, con l’obiettivo di rimuoverlo dalla propria posizione di potere. Per questo, il presidente venezuelano continua a ripetere che non vi si alcuna crisi in corso. Il ministro olandese Blok spera in un dietrofront di Maduro visto che sarebbe “terribile” negare la serie di problemi che affliggono il Venezuela e non concedere l’accesso ai viveri. In una nota si legge che: “Il Paese sta scivolando sempre più’ lontano a livello economico, sociale, umanitario e politico”.
Il leader dell’opposizione, Juan Guaido, sta facendo pressioni per far entrare nel Paese gli aiuti umanitari. I Paesi Bassi e gli Stati Uniti si sono uniti ad altre 50 nazioni nel riconoscimento di Guaido, che è a capo dell’Assemblea nazionale, come presidente incaricato del Venezuela. La volontà è quella di arrivare a nuove elezioni libere in tempi brevi.