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Spagna, polemica su progetto di legge del PP che collegherebbe aborto, immigrazione e Welfare

Spagna, polemica su progetto di legge del PP che collegherebbe aborto, immigrazione e Welfare

K metro 0 – Madrid – Un’ aspra polemica è in corso in questi giorni in Spagna, tra il Partito Popolare guidato da Pablo Casado, all’opposizione, le altre forze politiche e i mass-media. In chiusura della sua “Convention” su famiglia e uguaglianza di diritti, infatti, a Cartagena (presso Murcia), il PP ha annunciato ultimamente la

K metro 0 – Madrid – Un’ aspra polemica è in corso in questi giorni in Spagna, tra il Partito Popolare guidato da Pablo Casado, all’opposizione, le altre forze politiche e i mass-media. In chiusura della sua “Convention” su famiglia e uguaglianza di diritti, infatti, a Cartagena (presso Murcia), il PP ha annunciato ultimamente la presentazione di una proposta di legge intitolata “sostegno alla legge sulla maternità”: che collegherebbe tra loro, in qualche modo, le questioni relative all’aborto, all’immigrazione e alle risorse economiche.

In vista delle elezioni generali previste a fine aprile, Casado ha dichiarato – in varie occasioni – che vorrebbe vedere il Paese tornare alla legislazione restrittiva sull’aborto approvata nel 1985, piuttosto che mantenere le leggi attuali. Negli anni ’80, infatti, il governo del Premier socialista Felipe González, dopo decenni di norme fortemente restrittive franchiste, aveva depenalizzato l’aborto solo in caso di stupro. C’erano state, poi, nuove restrizioni appunto nell’ 85; successivamente, nel 2010, sotto il Primo ministro José Luis Rodríguez Zapatero, anch’egli socialista, la Spagna ha adottato una legislazione che, un po’ sul modello di quella italiana, consente l’aborto su richiesta durante il primo trimestre di gravidanza. Nel 2013 si è tentato di abrogare questa legge, con risultati fallimentari.

Il progetto di legge elaborato dal Partito Popolare e le interpretazioni dei mass-media

Il progetto di legge che il PP presenterà – ha precisato Casado, in risposta alle polemiche, il 14 marzo in un’altra manifestazione a Valladolid – si limita a prevedere misure di sostegno per le madri che si trovano in difficoltà economiche e a combattere la diffusione, nel Paese, di una cultura abortista. Questo, partendo da un’analisi del trend demografico in corso in Spagna: con la popolazione che invecchia, ha precisato Casado, il Paese sta affrontando “un inverno demografico” che a lungo andare metterà in pericolo il sistema pensionistico, sanitario e dell’assistenza pubblica. “Penso che dobbiamo fare un’analisi del tipo di società che stiamo costruendo e, soprattutto, se vogliamo finanziare pensioni e assistenza sanitaria dobbiamo pensare a come avere più bambini e non” più aborti, ha detto Casado.

Tra le misure di sostegno previste per le madri, è inclusa anche una forma di protezione speciale per le donne che decidano di dare i propri figli in adozione: ma – ha precisato il leader del PP – garantendo al massimo la riservatezza e assicurando a queste donne la piena protezione legale, senza alcun pregiudizio per i loro diritti. Alcuni mass-media, però (come la testata “El periodico” e lo stesso autorevole “El Pais”, ambedue il 14 marzo), partendo dall’opinione, presente tra i dirigenti del PPE, che un alto numero di aborti è effettuato tra “donne immigrate che non hanno risorse”, hanno sostenuto che Casado abbia cercato di collegare tra loro, nel progetto di legge annunciato, le diversissime questioni di immigrazione, licenziamenti, adozioni e risorse economiche. Prevedendo, addirittura, che le neo-madri, immigrate irregolarmente in Spagna, che non decidano di dare in adozione i propri figli vengano espulse dal Paese.

La replica di Casado a Valladolid

“Sono una persona, prima che un politico”, ha sottolineato con forza Casado, giovedì  a Valladolid; “ciò che il PP sta proponendo, e che già si sta facendo nella regione di Madrid ( dove il partito è al potere), è che quelle madri che decidano di dare il proprio figlio in adozione, invece di abbandonarlo, abbiano pienamente garantiti la propria privacy e i propri diritti, sia che si trovino in una situazione regolare oppure no” “Quello che potrebbe costituire un oltraggio”, hanno spiegato altre fonti del Partito popolare, sarebbe “usare i dati che devono essere forniti nel processo di consegna di un bambino per l’adozione come scusa per elaborare l’espulsione di quella donna. Questo è ciò che vogliamo evitare per ragioni umanitarie e per la protezione del minore e della madre”.

Marisa Soleto, “Directora” della Fundación Mujeres (Fondazione delle donne), ritiene che ad ogni modo la proposta di legge sia “abusiva”. Mentre Vladimir Núñez, un avvocato specializzato in immigrazione, ha affermato che la proposta di Casado sarebbe in conflitto con l’articolo 13 della Costituzione, che garantisce tutte le libertà pubbliche agli stranieri in Spagna.

 

Redazione con Tosca Di Caccamo

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