K metro 0 – Wellington – Quarantanove persone sono state uccise e 48 ferite nelle sparatorie in due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, nel più letale attacco della nazione. Il primo ministro Jacinda Ardern l’ha descritto come uno dei “giorni più bui” della Nuova Zelanda. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha offerto
K metro 0 – Wellington – Quarantanove persone sono state uccise e 48 ferite nelle sparatorie in due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, nel più letale attacco della nazione. Il primo ministro Jacinda Ardern l’ha descritto come uno dei “giorni più bui” della Nuova Zelanda.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha offerto la sua “più calorosa vicinanza” alla Nuova Zelanda. “Gli Stati Uniti sono al fianco della Nuova Zelanda per tutto ciò che possiamo fare. Dio benedica tutti”, ha scritto
Ardern ha spiegato di aver «ricevuto messaggi di cordoglio da tutto il mondo». «Ho detto a Donald Trump che la Nuova Zelanda aveva bisogno di affetto e amore per tutte le comunità musulmane», ha detto Ardern commentando il colloquio con il presidente Usa. «Il nostro dovere è di tenere tutti al sicuro», ha detto la premier, assicurando che la presenza della polizia intorno alle moschee continuerà e l’allarme di sicurezza rimarrà alto. «Stiamo tutti soffrendo insieme», ha concluso.
Guterres, segretario generale Onu
“Oggi, tutti i giorni, dobbiamo stare uniti contro l’odio verso i musulmani e tutte le forme di fanatismo e terrore”. Lo ha scritto su twitter il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, commentando l’attacco contro due moschee a Christchurch, costato la vita a 49 persone. “Sono rattristato e condanno con forza l’uccisione di gente innocente mentre pregava pacificamente nelle moschee in Nuova Zelanda – ha detto Guterres – Faccio le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime”.
MUSULMANI NUOVA ZELANDA
“Siamo decisi a mantenere la coesione e la pace fra tutti i neozelandesi”. È questo il messaggio diffuso da Mustafa Farouk, presidente della Federazione delle associazioni Islamiche della Nuova Zelanda (Fianz), che ha lanciato un appello alla calma rivolto ai fedeli musulmani dopo l’attacco terroristico contro due moschee di Christchurch che ha causato 49 morti. La Fianz “chiede le preghiere e il sostegno di tutti i neozelandesi di fronte a questo attacco insensato. Chiediamo ai fratelli e le sorelle musulmani di mantenere la calma e far mostra di buon senso. Siamo decisi a mantenere la coesione e la pace fra tutti i neozelandesi”, recita l’appello di Farouk. Un post sulla pagina Facebook della comunità musulmana ringrazia per i numerosi messaggi di cordoglio dei neozelandesi.
MUSLIM WORLD LEAGUE
Makkah, Arabia Saudita – Il Segretario Generale della Lega musulmana mondiale (MWL), presidente del Consiglio dei Ulema dell’Organizzazione mondiale degli studiosi musulmani, Sheikh Dr. Mohammad bin Abdul Karim Al-issa afferma nel seguente comunicato stampa:
“La Lega musulmana mondiale condanna gli attacchi nelle moschee in Nuova Zelanda che sono costati la vita di decine di fedeli innocenti e hanno ferito gravemente molti altri. La Lega musulmana mondiale esprime anche il suo profondo dolore e il cordoglio per le famiglie, gli amici e le comunità delle vittime. Gli attacchi terroristici contro i fedeli sono una delle forme più disumane e malvage di incitamento all’odio razzista. La barbarie, l’odio e la volontà malvagia di questo terrorista estremista sono analoghi agli atti violenti di Al-Qaeda e di Daesh. Dinanzi a tale malvagità, la comunità globale può rispondere solo con i valori dell’amore, dell’armonia e della pace. Al fine di scoraggiare l’estremismo e l’islamofobia, occorre che i governi e le organizzazioni religiose di tutto il mondo operino insieme per incrementare la tolleranza e la comprensione religiosa e per prevenire tutte le forme di incitamento allodio razzista, ivi comprese tutte le forme di odio mirate contro qualunque religione o etnia. Senza un’azione preventiva che tenti di elevare i valori umani e morali nelle generazioni più giovani, rischiamo altri cicli di violenza. La Lega musulmana mondiale lavorerà ad incrementare i suoi sforzi nell’opera comune con gruppi multi religiosi, al fine di creare iniziative per promuovere la migliore comprensione possibile e la tolleranza. La Lega musulmana mondiale intende inviare una delegazione in Nuova Zelanda per offrire il suo cordoglio a nome di Sua Eccellenza Al-Issa e per fornire ogni sostegno alle famiglie e alle comunità colpite”.
EGITTO
Il governo egiziano ha condannato “nei termini più forti” il “vile atto terroristico” contro due moschee in Nuova Zelanda, nel quale hanno perso la vita almeno 49 persone. Secondo il ministero degli Esteri del Cairo, l’attacco alle moschee “contravviene a tutti i principi umanitari” e serve a “ricordare come sia necessario continuare ed intensificare gli sforzi internazionali per affrontare il terrorismo odioso che non ha religione e per contrastare tutte le forme di violenza ed estremismo“. l grande imam della famosa moschea e università egiziana di Al-Azhar ha condannato l’attentato contro due moschee in Nuova Zelanda, definendolo un “raccapricciante attacco terroristico”. “Questo raccapricciante attacco terroristico è un grave indicatore delle conseguenze di accrescere la retorica dell’odio e della xenofobia e della diffusione dell’islamofobia” in Paesi “noti per la coesistenza dei loro abitanti”, ha commentato Sheikh Ahmed al-Tayeb.
L’Oci, l’Organizzazione della Cooperazione Islamica, ha condannato gli attentati contro due moschee in Nuova Zelanda costati la vita ad almeno 49 persone. Si tratta di un ”ulteriore avvertimento degli ovvi pericoli dell’odio, dell’intolleranza e dell’islamofobia”, ha detto il segretario generale dell’Oci al-Othaimeen. Di qui un appello all’autorità della Nuova Zelanda a ”fornire ulteriore protezione alle comunità musulmane che vivono nel Paese”. Othaimeen ha anche rivolto le sue condoglianze alle famiglie delle vittime.
PAPA FRANCESCO
Papa Francesco condanna gli attacchi alle due moschee in Nuova Zelanda dove ci sono stati almeno 49 morti ed esprime “sincera solidarietà” alla comunità musulmana. In un telegramma inviato a nome del Papa dal cardinale Pietro Parolin, Bergoglio si dice “profondamente rattristato nell’apprendere la ferita e la perdita di vite umane causate dagli insensati atti di violenza a due moschee a Christchurch, e assicura tutti i neozelandesi, e in particolare la comunità musulmana, della sua sincera solidarietà”. “Consapevole degli sforzi del personale di sicurezza e di emergenza in questa difficile situazione, Sua Santità – si legge ancora nel telegramma – prega per la guarigione dei feriti, la consolazione di coloro che soffrono per la perdita dei loro cari e per quanti sono colpiti da questa tragedia. Papa Francesco invoca le benedizioni divine di conforto e forza sulla nazione”.
VESCOVI CATTOLICI NUOVA ZELANDA
Solidarietà e profonda vicinanza a tutti membri della comunità musulmana in Nuova Zelanda. E’ quanto viene espresso in un comunicato dai vescovi cattolici del Paese dopo il sanguinoso attacco contro due moschee di Christchurch durante le preghiere del venerdì. “Ci tratteniamo in preghiera mentre ascoltiamo la terribile notizia della violenza contro i musulmani nelle moschee di Christchurch”, scrivono i vescovi neozelandesi, citati dal Sir: “Siamo profondamente grati delle relazioni positive che abbiamo con le persone islamiche in questa terra, e siamo particolarmente inorriditi che ciò sia accaduto in un luogo e in un momento di preghiera. Siamo rattristati dal fatto che persone siano state uccise e ferite. I nostri cuori si rivolgono a loro, alle loro famiglie e alla più ampia comunità. Siate certi della nostra solidarietà di fronte a tale violenza”. Il messaggio si conclude con l’invocazione alla pace, Salaam. Il comunicato è firmato da mons. Patrick Dunn, vescovo di Auckland e presidente della Conferenza episcopale neozelandese; mons. Charles Drennan, vescovo di Palmerston North e segretario della Conferenza episcopale; card. John Dew, arcivescovo di Wellington; mons. Paul Martin, vescovo di Christchurch; mons. Steve Lowe, vescovo di Hamilton, e mons. Michael Dooley, vescovo di Dunedin.
IL PRESIDENTE MATTARELLA
“Quanto avvenuto questa mattina dall’altra parte del mondo, in Nuova ZELANDA, rappresenta un segnale di allarme gravissimo: alcuni forsennati hanno sparato uccidendo decine di persone inermi di religione islamica, che stavano pregando in una moschea. Sulle loro armi hanno messo come riferimento e simbolo alcuni nomi. Tra questi quello di Luca Traini, l’uomo che pochi mesi fa a Macerata ha sparato a casaccio contro ogni immigrato che incontrava per strada. Hanno messo anche il nome di un canadese che due anni fa in Canada ha ucciso alcune persone in una moschea”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2018-2019 dell’Università Politecnica delle Marche. “Questi due nomi i terroristi li hanno affiancati, nella loro dissennatezza, al Doge di Venezia della battaglia di Lepanto di cinquecento anni fa, e a Carlo Martello, vincitore a Poitiers 1300 anni fa”, ha aggiunto il capo dello Stato. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di inaugurazione del 50mo anno accademico dell’università politecnica delle Marche, ha richiamato gli attacchi avvenuti in Nuova Zelanda e ha fatto riferimento ai nomi ritrovati sul caricatore di uno dei killer: “Il nome di Luca Traini, l’uomo che qualche mese fa a Macerata ha sparato a casaccio per strada”, ed il nome del canadese “che due anni fa in Canada ha ucciso alcune persone in una moschea”. Per poi affermare: “Va detto con chiarezza che il terrorismo di matrice islamista, che semina lutti in tanta parte del mondo dall’Afghanistan a diversi paesi d’Europa, dall’Africa al Medio Oriente, si contrasta come è stato fatto in Italia in questi anni, e non solo nel nostro paese, con la prevenzione attenta, con l’attività delle forze dell’ordine e della magistratura. Cioè – ha rimarcato – si contrasta con la forza della legge”. Quindi, il capo dello Stato ha evidenziato: “Occorre avere ben presente che bisogna rifiutare ogni concezione e predicazione di odio e di contrapposizione che colpisce innocenti da tutte le parti. Parole violente inducono verso la violenza e la violenza ne chiama altra in una spirale distruttiva che può travolgere la civiltà e la convivenza nel mondo”.
JUNCKER
“Ho appreso con orrore e profonda tristezza dell’attacco terroristico alla comunità musulmana di Christchurch, in Nuova Zelanda. Porgo le mie più sincere condoglianze ai parenti e amici delle vittime e alla comunità nel suo insieme”. Lo dice il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. “Questo atto di brutalità insensato – continua – su persone innocenti nel loro luogo di culto non potrebbe essere più opposto ai valori e alla cultura della pace che l’Ue condivide con la Nuova Zelanda. L’Ue condivide il vostro lutto e sarà sempre con voi contro coloro che con l’odio vogliono distruggere le nostre società e il nostro stile di vita”.
MERKEL
“Un attacco malvagio su persone che stavano pregando in un luogo di culto, che è diretto contro i musulmani ma è anche un attacco alla democrazia della Nuova Zelanda ed ad una società aperta e tollerante”. Così Angela Merkel condanna gli attacchi alle moschee in Nuova Zelanda.
“Noi condividiamo questi valori con la Nuova Zelanda – ha aggiunto la cancelliera tedesca – e con essa noi condividiamo l’orrore e la condanna per questo terribile atto. Le mie sincere condoglianze – ha detto ancora- in questo momento vanno alle famiglie delle vittime ed ai feriti l’augurio di una pronta guarigione”. “Vorrei dire al popolo della Nuova Zelanda – ha concluso – che noi stiamo al loro fianco in questo momento di difficoltà”.
MACRON
Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso solidarietà alla Nuova Zelanda dopo il doppio attacco terroristico suprematista contro due moschee Christchurch che è costato la vita a 49 persone. “Tutto i nostri pensieri per le vittime dei crimini odiosi contro le moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, e per i loro cari”, ha scritto su Twitter il presidente francese. “La Francia – ha aggiunto – si erge contro ogni forma di terrorismo nel mondo”.
PUTIN
La strage nelle due moschee della città neozelandese di Christchurch “sconvolge per la sua crudeltà e il suo cinismo”: lo ha detto Vladimir Putin nel suo messaggio di condoglianze alla premier neozelandese Jacinda Arden. “L’attacco contro pacifici cittadini che si erano radunati per una preghiera – ha dichiarato il presidente russo – sconvolge per la sua crudeltà e il suo cinismo”.
Regina Elisabetta II:
Dolore e sgomento nelle parole di Elisabetta II: «Sono profondamente rattristata dagli spaventosi eventi di oggi a Christchurch», scrive la regina in un messaggio al governatore generale del Regno nel Paese dell’Oceania diffuso da Buckingham Palace. «Il principe Filippo ed io inviamo le nostre condoglianze alle famiglie e agli amici di coloro che hanno perduto la vita. I miei pensieri e le mie preghiere sono con tutti i neozelandesi».
UCEI, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
“Gli ebrei italiani esprimono piena vicinanza in questo doloroso e sconvolgente giorno alle Comunità islamiche italiane e di tutto il mondo. Alle vittime, ai sopravvissuti e loro famiglie le nostre preghiere”. Lo afferma in una nota la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. “L’attacco alle due moschee in Nuova Zelanda – prosegue Di Segni – è la drammatica dimostrazione che le parole d’odio e le espressioni nostalgiche di estremismi non hanno confini e possono trasformarsi ovunque in efferata violenza. Quando un qualsiasi luogo di culto viene colpito è l’intera società civile ad essere in pericolo. Le comunità ebraiche continueranno a levare la voce per difendere la libertà di culto di tutti i fedeli e a lottare assieme a tutti coloro che credono nella convivenza, sradicando ogni forma di razzismo”.
UCOII, Unione delle Comunità islamiche d’Italia (Ucoii)
L’Unione delle Comunità islamiche d’Italia (Ucoii) esprime il suo “massimo sgomento per l’attacco terroristico perpetrato da un commando di quattro terroristi in due moschee della città di Christchurch, in un giorno sacro per i musulmani di tutto il mondo, provocando la morte di 49 persone”. “L’attentato alle due moschee è stato deliberatamente dichiarato essere contro persone immigrate e di fede musulmana, come spiega il manifesto che è apparso poco prima della strage, poi cancellato. Non ci sono dubbi che la matrice di questo atto vile sia razzista e antislamica e a rendere il fatto ancora più grave e inquietante è il tweet postato da uno dei presunti terroristi, dove si leggono vari nomi di criminali razzisti, tra cui quello di Luca Traini”, sottolinea l’Ucoii in una nota. “Le immagini scioccanti che arrivano dalla Nuova Zelanda – rimarca l’Ucoii – ci danno la misura della pericolosità che costituisce il crescente e irresponsabile incitamento all’odio xenofobo e islamofobo di cui siamo testimoni negli ultimi tempi. L’Ucoii chiede a tutte le Istituzioni pubbliche in Italia, civili e religiose, una condanna netta e chiara non solo dell’attentato di Christchurch ma anche della retorica tristemente ricorrente che diffonde odio e pregiudizio contro i musulmani e migranti in generale. Chiediamo inoltre di promuovere nuove politiche per prevenire questo tipo di violenza e contrastare i discorsi di incitamento all’odio (hate speech)”. L’Unione delle Comunità islamiche aggiunge: “Questi episodi di violenza e tutti i discorsi che li alimentano vanno condannati e isolati. È necessario contrastare l’islamofobia e la xenofobia e superarle con il dialogo, l’incontro, la conoscenza reciproca, per non cadere nella trappola di pregiudizi pericolosi”. “Il nostro cordoglio più sentito – conclude la nota – va ai familiari delle vittime. Voglia Iddio aiutare tutti noi a liberarci dall’odio e dal rancore”.
GRANDE MOSCHEA DI ROMA
Il Centro Islamico Culturale d’italia, noto anche come la Grande moschea di Roma “condanna con forza il crudele e vile attentato perpetrato in data odierna contro la Moschea Al Noor nella città di Christchurch e contro la Moschea di Linwood, in Nuova Zelanda”. E’ quanto si legge in un comunicato diffuso dalla moschea di Monte Antenne, nella Capitale, a firma del Segretario generale, Abdellah Redouane. “Il Centro Islamico Culturale d’Italia partecipa con sentimenti di fraterno affetto al dolore dei familiari delle vittime, cinicamente uccise mentre, pacificamente riunite nel proprio luogo di culto per compiere un atto di devozione cultuale, partecipavano alla Preghiera del Venerdì – si legge nella nota – Ancora una volta, per l’ennesima volta, i musulmani pagano un pesante tributo di sangue, con decine e decine di morti e feriti, alle delittuose efferatezze di quel terrorismo che, nella sua mostruosità, colpisce indistintamente inermi creature strappandole alle loro esistenze e ai loro cari”.Il Centro Islamico Culturale d’Italia, “apprezzando vivamente le parole di condanna pronunciate dal primo ministro neozelandese Jacinda Ardern, esprime a tutte le autorità e al popolo della Nuova Zelanda il proprio cordoglio”, conclude la nota.
FRATI CATTOLICI DI TERRA SANTA
L’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa è profondamente rattristata e sconvolta dagli attacchi terroristici commessi da parte di alcuni razzisti all’interno di due moschee in Nuova Zelanda oggi, venerdì 15 marzo 2019, che hanno ucciso e ferito decine di persone. Condanniamo fermamente questo atto terroristico, dal momento che condanniamo sempre tutti i tipi di atti terroristici, indipendentemente dalla loro fonte e dalle loro vittime. Condanniamo questo atto a nome della Terra Santa, che riunisce cristiani, musulmani, drusi ed ebrei.
Invitiamo i responsabili politici e la comunità internazionale ad adoperarsi per sradicare il terrorismo in tutte le sue forme e per tutte le ragioni politiche, razziali e religiose. L’umanità è chiamata a ritornare alla sua dignità e a ciò che Dio le ha dato: il potere della giustizia, non della distruzione. Chiediamo a Dio misericordia per tutti coloro che sono stati martirizzati, porgiamo le condoglianze a tutte le loro famiglie e auguriamo la rapida guarigione dei feriti.
TURCHIA
Il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Ibrahim Kalin, ha rivolto su Twitter un appello a mettere fine al ”terrorismo fascista islamofobo”, condannando gli attacchi contro due moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda. ”Gli attacchi alle due moschee in Nuova Zelanda mostrano a quale punto siano arrivate l’Islamofobia e l’ostilità verso i musulmani”, ha postato Kalin. Kalin ha quindi augurato la grazia divina per le vittime e condannato con forza ”l’attacco terrorista fascista”. ”Questo attacco codardo mostra come la retorica antimusulmani e l’odio conducano ad azioni omicide. Il mondo deve rompere il suo silenzio sull’odio islamofobico”, ha aggiunto. ”Abbiamo visto molte volte che la retorica islamofobica contro l’Islam e i musulmani è sfociata in un’ideologia perversa e omicida”, ha detto Kalin.
EAU
”In un giorno di pace come il venerdì e in un luogo di fede come la moschea, abbiamo assistito al crimine più atroce dell’odio religioso che ha causato la morte di 49 fedeli”. Così il vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, il governatore di Dubai Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, ha condannato su Twitter gli attacchi contro due moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda. ”Le nostre condoglianze alla Nuova Zelanda e alle famiglie delle vittime, a tutti i musulmani a mio nome e a nome del mio Paese che sta dedicando un anno intero alla promozione della tolleranza nel mondo. Esprimiamo il nostro più profondo dolore e chiediamo al mondo intero di pensare di promuovere la tolleranza interreligiosa”, ha postato Sheikh Mohammed sul suo account ufficiale.
QATAR
Anche l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al-Thani, si è unito al coro di condanna dopo l’attacco terroristico contro due moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda. In un messaggio inviato al governo di Wellington, riporta l’agenzia di stampa ufficiale ‘Qna’, l’emiro ha condannato la strage sottolineando “la ferma posizione del Qatar che rifiuta il terrorismo e l’estremismo a prescindere dalle ragioni”.
INDONESIA
L’Indonesia condanna “con forza” l’attacco terroristico a due moschee avvenuto oggi a Christchurch, in Nuova Zelanda, che ha provocato almeno 49 morti e una ventina di feriti. “L’Indonesia condanna con forza questa sparatoria”, scrive in una nota il ministro degli Esteri di Jakarta, Retno Marsudi, “soprattutto in un luogo di preghiera, mentre la preghiera del venerdì era in corso”.
IRAN
“L’ipocrisia occidentale che difende la demonizzazione dei musulmani con il pretesto della ‘libertà d’espressione’ deve finire”. È quanto afferma il ministro degli Esteri dell’Iran, Mohammad Javad Zarif, commentando l’attacco contro due moschee in Nuova Zelanda, in cui sono state uccise 49 persone. “L’impunità nelle ‘democrazie’ occidentali per promuovere il bigottismo porta a questo”, ha aggiunto. Un uomo identificato come un australiano 28enne di destra ha sparato su dei fedeli durante la preghiera del venerdì in due moschee della città di Christchurch, nell’isola sud della Nuova Zelanda, compiendo la peggiore strage contro musulmani in un Paese occidentale.
PALESTINA. Il Gran Muftì
Migliaia di palestinesi osservanti hanno pregato alla Moschea di Al-Aqsa, nella Città vecchia di Gerusalemme Est occupata, commemorando le 49 vittime delle sparatorie nelle moschee di Christchurch. In segno di solidarietà con le loro famiglie. Il Gran Muftì di Gerusalemme, Sheikh Muhammad Hussein, ha condannato l’attacco, definendolo “attacco terroristico”. “Noi chiediamo ad Allah di mandare la sua misericordia sulle vittime di questo crimine terroristico, in cui decine di persone sono state martirizzate e ingiuriate”.
ISRAELE
Israele “è a lutto per l’assassinio di innocenti fedeli a Christchurch e condanna l’atto di terrore in Nuova Zelanda”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu, che ha “inviato le condoglianze ai parenti dei defunti e gli auguri di cuore di una pronta guarigione ai feriti”. Anche il presidente israeliano, Reuven Rivlin, ha condannato “l’attacco terroristico alle Moschee di Christchurch”. “L’uccisione di gente in preghiera, nel loro più sacro e santo luogo, è – ha detto – un atto depravato e spregevole. Per i fedeli di ogni religione e non, è stata varcata una linea rossa”.