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Polonia. Gli agricoltori protestano contro i bassi prezzi della carne e degli scarsi controlli sanitari

Polonia. Gli agricoltori protestano contro i bassi prezzi della carne e degli scarsi controlli sanitari

K metro 0 – Varsavia – Dozzine di agricoltori polacchi hanno protestato nel centro di Varsavia, interrompendo il traffico durante l’ora di punta mattutina. Carcasse di maiale macellate, gomme bruciate e mele lanciate in tutte le strade di Varsavia, questi i mezzi usati dagli agricoltori in protesta, che hanno creato il caos nel centro della

K metro 0 – Varsavia – Dozzine di agricoltori polacchi hanno protestato nel centro di Varsavia, interrompendo il traffico durante l’ora di punta mattutina. Carcasse di maiale macellate, gomme bruciate e mele lanciate in tutte le strade di Varsavia, questi i mezzi usati dagli agricoltori in protesta, che hanno creato il caos nel centro della capitale polacca, bloccando l’accesso a una serie di strade importanti.

La protesta, che non era stata preventivamente annunciata, è stata effettuata dagli agricoltori del sindacato AGROunia, che chiede un cambiamento della politica internazionale del governo, capace di tener conto degli interessi delle fattorie a gestione familiare, numerose nel Paese. Gli agricoltori protestano anche contro quella che definiscono una lotta “inattiva e inefficace” contro la peste suina africana, arrivata nel Paese.

Michał Kołodziejczak, leader di AGROunia, ha dichiarato: “I cittadini di Varsavia sono stati tagliati fuori dalla strada, il che è semplicemente un’azione simbolica per mostrare come gli agricoltori oggi sono tagliati fuori dai mercati di vendita in Polonia. Questo è solo un assaggio di ciò che verrà”. Secondo la polizia, la protesta degli agricoltori è illegale, poiché non coordinata con le autorità cittadine.

Jan Krzysztof Ardanowski, ministro dell’Agricoltura polacco, in un’intervista con Money.pl, ha commentato la protesta: “Sprecare cibo non crea simpatia. Queste mele andavano date ai i bambini che devono andare all’asilo, e non versate sulla piazza, disturbando inoltre gli automobilisti e aumentando il pericolo di incidenti”.”.

Il Ministro ha anche detto che gli agricoltori “hanno il diritto di protestare”, ma li ha accusati di sprecare il cibo, sottolineando che questo tipo di comportamento può indebolire fortemente la loro immagine agli occhi della società.

Alla domanda se avesse intenzione di incontrare gli agricoltori il presidente di AGROunia, Michał Kołodziejczyk, Ardanowski ha risposto: “Non vedo alcuna ragione.È stato invitato molte volte, abbiamo parlato. Ho cercato di capire se abbia qualche conoscenza dell’agricoltura europea, ma mi sembra che  in lui non ce ne siano.”

Ardanowski ha fatto riferimento alla protesta degli agricoltori anche in una conferenza stampa presso il Ministero (convocata per fare il punto sulle ispezioni della carne bovina destinata all’esportazione, che, secondo alcune denunce. proverrebbe molto spesso da animali malati).

Per la questione carne bovina, appunto, è stata svolta un’ispezione dell’UE lo scorso mese, dopo l’esplodere del caso in seguito a un’inchiesta giornalistica di una TV locale, secondo cui carni bovine provenienti da animali non idonei al macello venivano esportate in più di una dozzina di Paesi. Essendo la Polonia un importante esportatore di carne bovina, il rapporto TVN ha suscitato preoccupazioni in tutta Europa: alcuni Paesi, come Slovacchia e Repubblica Ceca. hanno ridotto i numeri delle importazioni di carne bovina dalla Polonia e intensificato i controlli qualitativi sulle carni.

“La carne proveniente dai macelli polacchi è sicura”, ha detto comunque il ministro Ardanowski. in una conferenza stampa: riconoscendo però, data la grande quantità di carne che viene prodotta ed esportata, che è possibile si verifichino degli “errori intenzionali o non intenzionali”. Ha poi detto che i casi segnalati dalla TVN erano illegali, e su questo sta indagando il Pubblico ministero.

Ardanowski ha dichiarato, infine, che incontrerà il Commissario europeo per l’Agricoltura, Phil Hogan, nella giornata di lunedì prossimo, per aggiornarlo sull’attuazione delle raccomandazioni dell’ Unione  da parte delle autorità polacche.

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