K metro – Roma – Che ruolo svolgono i servizi segreti oggi, in un contesto geopolitico internazionale sempre piu’ complesso? E come si può potenziare la loro essenziale funzione preventiva del pericolo terrorismo? A questo interrogativi tenta di rispondere il saggio dello storico e saggista Aldo Giannuli “Come i Servizi Segreti Stanno Cambiando il Mondo.”:
K metro – Roma – Che ruolo svolgono i servizi segreti oggi, in un contesto geopolitico internazionale sempre piu’ complesso? E come si può potenziare la loro essenziale funzione preventiva del pericolo terrorismo?
cofA questo interrogativi tenta di rispondere il saggio dello storico e saggista Aldo Giannuli “Come i Servizi Segreti Stanno Cambiando il Mondo.”: che è stato presentato alla Sala Stampa di Montecitorio, per iniziativa ’dell’associazione di promozione socioculturale “L’albero Verde della Vita-APS”.
Aperta dal saluto della presidente dell’associazione, Mariagrazia Mazzaraco, la presentazione ha visto gli interventi dell’autore, Aldo Giannuli, dell’On. Angelo Tofalo, Sottosegretario di stato alla Difesa, di Vincenzo Scotti, presidente della Scuola Post graduate “Link Campus University”, di Ranieri Razzante, docente presso l’Università di Bologna e direttore del Centro ricerca sulla sicurezza e il terrorismo, e di Enrico Molinaro, Presidente dell’associazione “Prospettive Mediterranee” e Segretario Generale della Rete Italiana per il Dialogo Euro-Mediterraneo-RIDE-APS. Il Presidente del Copasir, On. Lorenzo Guerini, impossibilitato a partecipare, ha inviato un messaggio sull’importanza del libro di Giannuli per la comprensione del ruolo che i servizi segreti svolgono nel nuovo contesto internazionale.
L’On. Tofalo, di ritorno dagli USA per un convegno sulla sicurezza internazionale, ed esperto di Intelligence e Sicurezza, ha descritto il nuovo assetto geopolitico multipolare dettato dalla globalizzazione economica, contrapposto all’organizzazione bipolare stabilita nel passato dalla guerra fredda. In questo contesto, lontano dai sistemi militar-industriali della guerra fredda, il sistema Paese assume un ruolo centrale nel portare avanti una nuova “guerra economica”: che si serve dei servizi di intelligence per influenzare tanto le decisioni politico-governative quanto quelle dei sempre più importanti gruppi economici multinazionali.
A seguire, il prof Ranieri Razzante ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’intelligence finanziaria per rintracciare i finanziamenti del terrorismo. Il flusso di informazioni raccolte per essere manipolate può essere un’arma estremamente potente per disorientare le masse e indebolire l’economia di un Paese, fomentando un alternarsi di “guerra psicologica” e “guerra cognitiva.” Di conseguenza, nel nuovo contesto geopolitico in cui il terrorismo fondamentalista trova sempre più ramificazioni, è fondamentale per i Paesi occidentali capiere che la minaccia terroristica non è più solo un problema da ritenere “esterno,” ma una situazione transnazionale da affrontare dall’interno dei Paesi. grazie all’evoluzione dei servizi di intelligence.
Nel suo intervento, il Dott. Enrico Molinaro si è soffermato sulla “guerra psicologica” che mette a rischio le identità collettive, attraverso fake news, media e internet. Molinaro ha evidenziato il ruolo attivo di una società civile consapevole, principale beneficiaria del lavoro dei servizi segreti. Il senso di identità collettiva e di appartenenza al gruppo insito negli individui spiega il successo dei social network. Tale imprescindibile esigenza di tutti i mammiferi placentali è nota ai servizi segreti, consapevoli che in questa “guerra psicologica” alcune notizie possono destabilizzare le identità collettive. Proprio questa consapevolezza, però, potrebbe essere abusata dai servizi deviati, utilizzando strumenti pericolosi per la collettività come le Psyops (Operazioni psicologiche). I servizi segreti dovrebbero per definizione essere al servizio dello Stato, altrimenti servono altri gruppi di interesse, politico-economici.
In conclusione, l’On. Scotti, ha sottolineato che il miglior modo per difendersi da ogni minaccia è sempre quello di prevenirla. Il compito dell’intelligence è, infatti, quello di trovare la giusta chiave di lettura degli eventi: cercare, esaminare e interpretare le informazioni raccolte con il giusto occhio critico, per poi assumere le decisioni più efficaci per tutelare la sicurezza dello stato.
di Chiara Di Salvo