K metro 0 – Bruxelles – L’Unione Europea, come la maggior parte del mondo, ha deciso di sospendere i voli dei velivoli Boeing 737. Gli aerei verranno distrutti o banditi dallo spazio aereo, dopo provocato due incidenti negli ultimi cinque mesi. L’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa), l’organo di controllo del settore aeronautico dell’UE,
K metro 0 – Bruxelles – L’Unione Europea, come la maggior parte del mondo, ha deciso di sospendere i voli dei velivoli Boeing 737. Gli aerei verranno distrutti o banditi dallo spazio aereo, dopo provocato due incidenti negli ultimi cinque mesi.
L’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa), l’organo di controllo del settore aeronautico dell’UE, a due giorni dallo schianto del volo 302 della Ethiopian Airlines, ha deciso che i modelli Boeing 737-8 e 737-9 non possono più volare sui cieli europei e negli aeroporti dell’Unione, “per garantire la sicurezza dei passeggeri”.
I regolatori europei, paragonando l’incidente di pochi giorni fa con lo schianto di Lion Air, avvenuto in Indonesia l’anno scorso con un bilancio di 189 vittime, hanno dichiarato ieri che “cause simili potrebbero aver contribuito ad entrambi gli eventi”. L’agenzia ha inoltre sospeso tutti i voli commerciali all’interno e all’esterno dell’UE da parte di operatori di paesi terzi.
La decisione dell’Easa è stata resa nota dopo una giornata in cui la maggior parte dei Paesi membri, uno dietro l’altro, hanno deciso di bloccare l’uso degli aerei, in attesa di un’indagine approfondita sull’incidente dell’Etiopia Airlines: per primo il Regno Unito, seguito da Francia, Germania, Irlanda, e, fuori dall’UE, Cina, Australia e Indonesia. In Italia, con decisione simile, attualmente sono stati vietati per i voli in notturna, dalle 21 in poi. C’è quindi una preoccupazione largamente condivisa per la sicurezza dei propri cittadini.
Dall’altro lato del mondo, però, l’opinione del blocco UE non è condivisa dagli Stati Uniti, i quali sono tra i pochi paesi rimasti a non aver sospeso o vietato l’uso dei Boeing. “Non ci sono le basi per ordinare la messa a terra del Boeing 737 Max”, afferma la Federal Administration Aviation (Faa), sottolineando che nessuna delle altre autorità ha fornito dati che garantiscano la necessità di un’azione. Inoltre, gli Usa hanno chiesto alla Boeing di apportare delle modifiche entro aprile, per il miglioramento dei software e sistemi di controllo degli aerei. “Continuiamo a esaminare i dati disponibili – ha scritto la Faa – e se nel corso dell’esame emergessero problemi, la Faa è pronta ad agire immediatamente e in modo appropriato”.
La Boeing intanto, nella giornata di martedì, ha detto di avere “piena fiducia” nella sicurezza del 737 Max 8: “Comprendiamo che le agenzie di regolamentazione ei clienti hanno preso le decisioni che ritengono più appropriate per i loro mercati nazionali”, ha detto un portavoce della società. “Continueremo a impegnarci con loro per assicurarci che abbiano le informazioni necessarie per avere fiducia nell’operare le loro flotte”, ha poi aggiunto la società.
Anche il CEO di Boeing, Dennis Muilenburg, parlando anche con il presidente USA Donald Trump, ha ribadito che il 737 Max 8 è sicuro: il team tecnico della società, nel frattempo, si è unito a esperti americani, israeliani, kenioti e di altra aviazione nelle indagini guidate dalle autorità etiopiche.