K metro 0 – Belgrado – Il caso Marija Lukic, vittima di molestie sessuali sul lavoro, continua a far discutere: nei due anni in cui ha lavorato come segretaria del più alto funzionario municipale di una piccola città nella Serbia centrale, la Lukic afferma di aver ricevuto fino a 15.000 messaggi telefonici per dimostrare le molestie, oltre ad aver denunciato molestie fisiche ripetute per mesi sul luogo di lavoro.

“Per tutto il tempo, mi sono lamentata con i suoi amici più stretti … sua sorella, nessuno ha reagito”, ha detto la donna all’Associated Press in un’intervista. “Mi aspettavo che almeno qualcuno gli dicesse di lasciarmi in pace perché l’ho detto a tutti, ma non ha avuto alcun effetto.”

Il solo aver parlato delle sue esperienze, ha reso la 30enne un’eroina per molte donne in Serbia, nazione tipicamente dominata da un alto tasso di popolazione maschile e con una forte cultura maschilista. Le cose, però, stanno cambiando.

Da quando la Lukic ha denunciato non ha soltanto ricevuto minacce e pressioni mediatiche, ma anche tanto sostegno e supporto attraverso i social media, con l’hashtag #JusticeForMarija, e ricordiamo che questo gesto è degno di un merito e un coraggio speciale, dato che la giustizia serba ha riconosciuto le molestie sessuali come crimine solo nel 2017.

Continuando, Marija Lukic ha detto ad APNews che il movimento globale #MeToo l’ha incoraggiata a parlare, e, forte del sostegno di moltissime altre donne, ha scritto lettere aperte al Presidente Vucic, raccontando la sua storia in numerose interviste. Lukic ha inoltre dichiarato che non si tirerà indietro finché non sarà ritenuto legalmente responsabile, perché il vero problema è “che esiste un sistema che protegge queste persone, che le donne sono in pericolo”, e che “Molte donne mi hanno avvicinato, anche coloro che sono state stuprate e hanno avuto paura di denunciarlo”.

Inizialmente, altre 6 donne si erano unite alla Lukic per accusare Milutin Jelicic di molestie sessuali e abuso di potere, ma solo il suo caso è finito davanti alla Corte.

Gli esperti avvertono che mentre alcuni passi sono stati fatti per aumentare i diritti delle donne, molto più deve essere fatto in una società dove la violenza domestica è diffusa e le molestie sessuali sono spesso viste come innocue: i gruppi di attivisti a sostegno dei diritti delle donne dicono che almeno 30 donne sono state uccise dai partner o all’interno delle loro famiglie nel 2018.