K metro 0 – Roma – Continuano le ricerche degli alpinisti dispersi sul monte Nanga Parbat, una delle montagne più alte del mondo. Dispersi da dieci giorni ormai, ora come ora le speranze di trovarli ancora vivi sono prossime allo zero. Le operazioni di soccorso erano state bloccate durante il weekend a causa del maltempo
K metro 0 – Roma – Continuano le ricerche degli alpinisti dispersi sul monte Nanga Parbat, una delle montagne più alte del mondo. Dispersi da dieci giorni ormai, ora come ora le speranze di trovarli ancora vivi sono prossime allo zero. Le operazioni di soccorso erano state bloccate durante il weekend a causa del maltempo e prima ancora avevano incontrato non poche difficoltà a causa delle crescenti tensioni militari tra India e Pakistan.
Ieri un funzionario degli alpinisti pakistani ha dichiarato che un altro giorno di ricerca è stato inutile, per i due alpinisti europei, l’italiano Daniele Nardi e il britannico Tom Ballard; le speranze del ritrovamento vanno lentamente sparendo, dal momento in cui il rischio valanghe in quella zona è alto e il soprannome della montagna è “Killer Mountain”.
I due alpinisti sono partiti il 22 febbraio, arrivando al quarto campo base il giorno seguente:l’ultimo contatto registrato con la coppia di alpinisti è stato il 24 febbraio, a un’altezza di circa 6.300 metri. Nardi, 42 anni, ha tentato la vetta del Nanga Parbat in inverno più volte in passato. Ballard, 30 anni, nel 2015 è diventato il primo a scalare in solitaria tutte e sei le principali pareti nord delle Alpi in un inverno.
L’ambasciatore italiano Stefano Pontecorvo ha detto: “Le relazioni dettagliate di Txikon alla famiglia e al Gruppo di ricerca hanno consentito di valutare un’ulteriore ricognizione nella giornata di domani con obbiettivo principale l’esplorazione della zona della via Kinshofer, la via di salita e discesa maggiormente percorsa e normalmente attrezzata con corde che rimangono infisse in parete, che potrebbe essere stata scelta dai Nardi e Ballard per la discesa. La speranza rimane accesa e si affida alla generosità di Alex e del gruppo di amici che stanno operando al Nanga Parbat”.
Il team di ricerca, guidato da Alex Txikon, spagnolo, e dall’alpinista pakistano Ali Sadpara, familiarizzando con la zona montuosa, son usciti a piedi per cercare gli scalatori. Karrar Haidri, segretario del Club Alpino del Pakistan, ha dichiarato oggi che il team di ricerca ha usato un drone in modo estensivo ma “sfortunatamente non è stato trovato alcun segno degli scalatori”. Inoltre, ha detto che stavano cercando un miracolo e che “la speranza è ancora alta” tra gli amici e le famiglie degli scalatori.