K metro 0 – Londra – Due ciocche di capelli appartenenti all’imperatore etiope Twodros saranno rispedite in patria dopo che da Addis Abeba è arrivata una richiesta formale. L’ha annunciato lunedì il National Army Museum del Regno Unito. Nella nota si legge inoltre che molti altri Paesi africani sarebbero in procinto di chiedere il rimpatrio
K metro 0 – Londra – Due ciocche di capelli appartenenti all’imperatore etiope Twodros saranno rispedite in patria dopo che da Addis Abeba è arrivata una richiesta formale. L’ha annunciato lunedì il National Army Museum del Regno Unito. Nella nota si legge inoltre che molti altri Paesi africani sarebbero in procinto di chiedere il rimpatrio di altri cimeli, portati via secoli fa. La stessa Etiopia avrebbe intenzione di chiedere anche il rimpatrio delle ossa del figlio dell’imperatore, il principe Alemayehu, che fu portato in Gran Bretagna e morì a 18 anni. Alemayehu è sepolto all’interno St. George’s Chapel nel castello di Windsor.
Le due ciocche, secondo quanto riportato dalla BBC, sono ‘grandi quanto una moneta da due pence’ e non sono state fornite foto per rispetto, visto che la faccenda era estremamente ‘delicata’. Il museo ha inoltre sottolineato che, sì, restituirà il cimelio ma non intende restituire altri oggetti provenienti dal continente africano. Un portavoce del museo ha infatti spiegato che “non deve diventare un precedente” e ha aggiunto che si tratta dell’unico oggetto che è stato richiesto. Ha inoltre aggiunto che: “Devono essere formulate richieste formali, scritte, indirizzate al direttore e dev’esserci un motivo serio”. Il responsabile per gli standard delle collezioni al National Army Museum, Terri Dendy, ha spiegato inoltre che: “La decisione del rimpatrio nasce soprattutto dal desiderio di riunire il cimelio dei capelli e la tomba dell’imperatore” che è situata in un monastero nella parte settentrionale dell’Etiopia.
Il processo di rimpatrio, secondo la BBC, inizierà nei prossimi giorni, previo un colloquio con il governo etiope per organizzare l’operazione nei dettagli. Non è ancora certa la data precisa della restituzione, l’ambasciata etiope di Londra continuerà a dialogare con il museo fino a giovedì prossimo. La faccenda ha scatenato nuovamente i critici che ritengono che tutti gli oggetti saccheggiati vadano restituiti, non messi in mostra nei musei britannici. Si dice che siano serviti circa 15 elefanti e 200 muli per portare via il bottino da Maqdala, la capitale-fortezza settentrionale dell’imperatore. Già nel 2008 era stata registrata una richiesta formale e inviata a varie istituzioni del Regno Unito, nella quale veniva chiesta la restituzione dei tesori saccheggiati dal sito.
Il rimpatrio delle due ciocche di capelli dell’imperatore etiope sancirà anche la fine delle celebrazioni per il 150esimo anniversario della Battaglia di Maqdala, la più grande offensiva militare portata avanti dall’esercito britannico in Africa. Migliaia di soldati, infatti, furono impiegati per sconfiggere l’imperatore Tewodros II.