K metro 0 – Nicosia – La compagnia statunitense ExxonMobil ha annunciato una clamorosa scoperta: a largo delle coste di Cipro, nel mar Mediterraneo orientale, è stata rinvenuta la terza più grande riserva di gas naturale al mondo. La zona dove sono stati effettuate le perforazioni è quella del pozzo Glaucus-1. Una delegazione della compagnia,
K metro 0 – Nicosia – La compagnia statunitense ExxonMobil ha annunciato una clamorosa scoperta: a largo delle coste di Cipro, nel mar Mediterraneo orientale, è stata rinvenuta la terza più grande riserva di gas naturale al mondo. La zona dove sono stati effettuate le perforazioni è quella del pozzo Glaucus-1. Una delegazione della compagnia, come riportano gli organi di stampa, ha incontrato il presidente cipriota Nicos Anastasiades, per illustrare i risultati delle ricerche effettuate nel blocco 10 della Zona economica esclusiva (Zee) di Cipro. Il ministro dell’Energia cipriota, Giorgos Lakkotrypis, ha detto di essere molto entusiasta della scoperta sottolineando come possa essere “un fattore di sviluppo per tutta Cipro. E’ la scoperta più grande nella nostra Zona economica esclusiva. Il quantitativo di gas sara poi stimato nei mesi a venire”. E’ la terza scoperta avvenuta nelle acque che Cipro ha reso disponibili per le perforazioni a compagnie come l’italiana Eni e la francese Total. L’area si spera possa diventare una sorgente di energia per l’Europa.
Si parla di occorrenze fino a 227 miliardi di metri cubi. Serviranno comunque ulteriori analisi per capire le potenzialità della scoperta. Il presidente di ExxonMobil Exloration Co., Steve Greenlee ha commentato la faccenda: “Sono risultati incoraggianti, le possibilità di rifornimento dei mercati regionali e globali della sorgente dovrà comunque essere valutata ulteriormente”. Nel 2017, ExxonMobil e Qatar Petroleum hanno vinto un appalto per l’esplorazione in cerca di petrolio e gas nell’area meridionale di Cipro. Nella stessa zona del Mediterraneo, Israele e l’Egitto, nell’ultimo decennio, hanno trovato alcune delle piu’ grandi sorgenti di gas naturale. ExxonMobil detiene il 60% dei proventi, mentre Qatar Petroleum il restante 40.
La questione, secondo gli analisti, sarà molto complicata. Cipro è infatti un Paese diviso tra Grecia e Turchia, come le stesse aree marittime dell’isola. Ankara non riconosce Cipro come stato, rivendicando l’esclusività della zona economica a largo delle sue coste. La Turchia, secondo quanto riportano gli organi di stampa, inizierà a perforare presto nella zona. Lo scorso anno Total ed Eni hanno annunciato la scoperta di una sorgente di gas naturale nell’area di Calyps, a 80 km da Cipro. Alcuni giorni dopo il rinvenimento, le perforazioni di ENI sono state bloccate proprio dalle imbarcazioni militare turche.
C’è il sospetto che la scoperta della sorgente da parte di ExxonMobil possa inasprire le tensioni nell’area, nonostante Cipro abbia il supporto dell’Unione europea nell’esplorazione e sfruttamento delle proprie risorse. Proprio l’Europa starebbe cercando una possibile via d’uscita dalla dipendenza energetica dalla Russia, che fornisce un terzo del quantitativo di energia del blocco. L’ex consigliere del ministero della difesa greco ed esperto degli affari legati alla Turchia ha commentato così la faccenda: “Scoprire sorgenti di gas naturale nel mar Mediterraneo orientale avrebbe dovuto portare pace e cooperazione nella regione. In realtà potrebbe portare ad ulteriori conflitti e divisioni”.