K metro 0 – Bruxelles – Oggi il Consiglio ha nominato Eamon Gilmore rappresentante speciale dell’UE per i diritti umani. Eamon Gilmore, che sostituirà Stavros Lambrinidis, nominato primo rappresentante speciale dell’UE nel 2012, assumerà le sue funzioni il 1º marzo 2019, inizialmente per un periodo di due anni. Il rappresentante speciale per i diritti umani ha il
K metro 0 – Bruxelles – Oggi il Consiglio ha nominato Eamon Gilmore rappresentante speciale dell’UE per i diritti umani. Eamon Gilmore, che sostituirà Stavros Lambrinidis, nominato primo rappresentante speciale dell’UE nel 2012, assumerà le sue funzioni il 1º marzo 2019, inizialmente per un periodo di due anni.
Il rappresentante speciale per i diritti umani ha il compito di rafforzare l’efficacia e la visibilità della politica dell’UE in materia di diritti umani. Ha un mandato ampio e flessibile, che gli consente di adattarsi all’evolversi della situazione geopolitica. Il rappresentante speciale coopererà strettamente con il Servizio europeo per l’azione esterna, che fornirà pieno appoggio al suo lavoro.
In qualità di ex vice primo ministro e ministro degli affari esteri dell’Irlanda, Eamon Gilmore si è occupato per conto del governo dell’attuazione dell’accordo del Venerdì Santo, comprese le sue disposizioni fondamentali in materia di diritti umani. A partire dall’ottobre 2015 ha svolto le funzioni di inviato speciale dell’alta rappresentante per il processo di pace in Colombia. Il suo lavoro e il suo contributo al processo di pace sono stati molto apprezzati da tutte le parti coinvolte.
I rappresentanti speciali dell’UE promuovono le politiche e gli interessi dell’UE in determinate regioni e paesi, nonché le questioni di particolare preoccupazione o interesse per l’Unione. Svolgono un ruolo attivo a favore del consolidamento della pace, della stabilità e dello Stato di diritto. La nomina dei primi rappresentanti speciali dell’UE risale al 1996. Attualmente otto RSUE sostengono l’operato dell’alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini.
La decisione è stata adottata mediante procedura scritta conclusasi il 28 febbraio.