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Brexit. Macron e Merkel disponibili a posticipare la data di uscita del Regno Unito

Brexit. Macron e Merkel disponibili a posticipare la data di uscita del Regno Unito

K metro 0 – Parigi – Nessuna marcia indietro sull’intesa per la Brexit. Con l’Unione europea l’accordo c’è già e non andrà ridiscusso. La data fissata per la Brexit è quella del 29 marzo; Angela Merkel e Emmanuel Macron hanno comunque spiegato che se servirà del tempo in più al Regno Unito, allora Francia e

K metro 0 – Parigi – Nessuna marcia indietro sull’intesa per la Brexit. Con l’Unione europea l’accordo c’è già e non andrà ridiscusso. La data fissata per la Brexit è quella del 29 marzo; Angela Merkel e Emmanuel Macron hanno comunque spiegato che se servirà del tempo in più al Regno Unito, allora Francia e Germania saranno disponibili a concederlo. La dichiarazione è stata rilasciata dopo un summit all’Eliseo, per chiarificare al meglio la situazione. “La nostra unità di vedute è totale. L’accordo di ritiro della Gran Bretagna dall’Unione europea non può essere rinegoziato”. Il presidente francese ha inoltre ribadito “Se i britannici vogliono più tempo potremo esaminare una richiesta di estensione”, che ha poi insistito sulla richiesta di una presentazione, necessaria, di quale siano gli obiettivi chiari da Londra. Macron ha poi ricordato le parole di Barnier spiegando che: “Come ha detto Michel Barnier non abbiamo bisogno di tempo ma di decisioni”. L’Unione europea e la Gran Bretagna devono avere una “visione e un progetto chiaro”, soprattutto per capire come andranno a definirsi i rapporti futuri e per trovare le relative soluzioni. Anche Angela Merkel ha parlato della sua disponibilità riguardo la concessione di maggior tempo, nel caso in cui arrivasse una richiesta del genere. Ciò che viene richiesto a Londra è “un’uscita ordinata del Regno Unito dall’Ue. Deploriamo questa decisione ma ora è la realtà”.

Per ritardare la Brexit servirà il consenso di tutti e 27 gli stati membri dell’Ue, i cui leader, secondo quanto riportato degli organi di stampa, sono infastiditi dall’inabilità dei politici inglesi di trovare un punto di incontro riguardo i rapporti che Londra dovrà avere con il blocco dopo l’uscita. Theresa May, dal canto suo, insiste sul non rimandare la data della Brexit, sottolineano la propria personale opposizione al differimento della scadenza, dichiarando che: “Il Regno Unito cercherà a tutti i costi di lasciare l’Unione europea con un accordo, se i legislatori riusciranno a mantenere i nervi saldi”.  Nei giorni scorsi Theresa May, dopo aver incontrato Sharm El Sheikh il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha confermato nel Question Time che, in ogni caso, la Camera dei Comuni potrà votare su un possibile “breve e limitato rinvio” della Brexit rispetto alla data prevista del 29 marzo, nel momento in cui la sua proposta di accordo sull’abbandono fosse di nuovo rigettata in Parlamento il 12 marzo prossimo. La premier May ha ribadito che il suo obiettivo continua ad essere quello di far uscire il Regno Unito dall’Ue “nel rispetto della volontà popolare espressa nel referendum del 2016”, considerando realistica l’ipotesi di ottenere la ratifica di Westminster entro il 29 marzo.

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