K metro 0 – Mosca – Attraverso un messaggio video rilasciato lo scorso giovedì, il presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev aveva chiesto che il governo in carica si dimettesse. Nazarbayev, 78 anni, è al potere dal 1989, ovvero sin dal periodo sovietico. Le motivazioni dietro tale dichiarazione vanno ricercate nell’insoddisfazione del presidente riguardo l’operato del
K metro 0 – Mosca – Attraverso un messaggio video rilasciato lo scorso giovedì, il presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev aveva chiesto che il governo in carica si dimettesse. Nazarbayev, 78 anni, è al potere dal 1989, ovvero sin dal periodo sovietico. Le motivazioni dietro tale dichiarazione vanno ricercate nell’insoddisfazione del presidente riguardo l’operato del governo di Sagintayev, primo ministro dal 2016. Tra le varie critiche mosse al governo quella di non esser riusciti a stimolare nel modo giusto il mercato del lavoro nelle aree rurali. Nel video poi ha anticipato i temi del prossimo congresso del partito di maggioranza di cui è presidente, Nur Otan. All’incontro chiederà al governo di attuare una serie di riforme strutturali utili a migliorare la qualità della popolazione più povera. Feroci proteste, infatti, hanno interessato il Paese dopo che cinque ragazzi sono morti per un incendio divampato nella propria abitazione, mentre i genitori erano al lavoro.
Nelle scorse ore Nazarbayev ha preso un importante decisione proprio riguardo il governo da lui contestato. Dopo aver ricevuto la richiesta di dimissioni giovedì scorso da parte dell’esecutivo, il presidente kazako ha deciso di nominare primo ministro Askar Mamin. Quest’ultimo ha ricoperto il ruolo di vicepremier proprio nel governo uscente guidato da Sagintayev. A seguito delle sue dimissioni è stato nominato primo ministro ad interim. Secondo quanto riportato dagli organi di stampa, il parlamento kazako, il Majilis, riunito in seduta plenaria ha votato all’unanimità a favore della proposta del presidente Nazarbayev di riconfermare Mamin.
Questo il documento pubblicato dall’ufficio stampa governativo, che riporta le parole del presidente kazako: “In conformità con l’articolo 70 della Costituzione del Kazakistan, accetto le dimissioni del governo della Repubblica del Kazakistan e decide di affidare temporaneamente le responsabilità di primo ministro a Askar Mamin. Con il decreto siglato Mamin viene ufficialmente riconfermato all’incarico.”
Askar Mamin, 53 anni, negli anni passati ha anche ricoperto il ruolo di sindaco della capitale kazaka Astana e di ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni. Non solo, visto che è stato incaricato in passato anche dalle ferrovie statali come capo esecutivo. Grande esperienza quindi con il territorio del Kazakistan, fortemente legato all’esportazione di petrolio del centro Asia. Il Paese dal 2014 naviga in cattive acque. Gli analisti spiegano che il malcontento crescente è soprattutto dovuto ad una economia priva di alternative oltre alle materie prime. Negli anni non è subentrate nessuna diversificazione della stessa e il crollo dei prezzi del petrolio ne ha intaccato le certezze. Inoltre, le sanzioni inflitte dai Paesi occidentali al partner economico della Russia non hanno fatto altro che accentuare i tratti della crisi.