K metro 0 – Madrid – La leader del partito Ciudadanos – il nuovo partito di destra della Catalogna – Inés Arrimadas, ha deciso di recarsi a Waterloo domenica scorsa, 24 febbraio. Non a caso, la cittadina belga è il luogo di residenza del presidente della Generalitat de Cataluña (Governo catalano) Carles Puigdemont, che ha dovuto lasciare la Spagna per evitare di finire in prigione. Arrimadas, alla vigilia della partenza, ha voluto sottolineare che il motivo della sua visita sarebbe stato di “ricordare a Puigdemont che la Repubblica Catalana non esiste”. Il gesto dell’indipendentista è un modo di mostrare supporto all’ex leader, che ha fondato all’estero il Consiglio per la Repubblica Catalana per promuovere l’indipendenza.

La strategia di Arrimadas è stata fortemente criticata dal governo spagnolo, secondo cui gesti come questo porterebbero solo all’“internazionalizzazione” del conflitto. In effetti, ciò che i Ciudadanos hanno tentato di fare negli ultimi mesi per attirare gli elettori è stato di polarizzarli attarlo al conflitto catalano. Alcuni esempi di questa strategia sono le continue accuse verso gli indipendentisti di minaccia di un coup d´état e il ricorso all’attuazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola che implica la sospensione dell’autonomia della Catalogna.

In risposta all’annuncio di Arrimadas, Puigdemont aveva accettato di incontrarla per una “cordiale conversazione” a Waterloo, ma la direzione di Ciudadanos aveva rifiutato bruscamente. Di conseguenza, la visita della leader del partito ha solo il chiaro scopo elettorale di rafforzare la sua opposizione agli indipendentisti davanti ai media. Arrimadas ha in programma anche di incontrare a Bruxelles Lorena Roldán, rappresentante dei Ciudadanos presso il Parlamento Europeo.

Ciudadanos è nato come un partito di opposizione al nazionalismo catalano. La sua posizione iniziale era vicina alla democrazia e al liberismo sociale. Secondo alcuni sondaggi, tuttavia, Ciudadanos ora è percepito come un partito politico di destra non solo in termini economici ma anche nella divisione centro-periferia. Alle prossime elezioni del 28 aprile, infatti, la questione più determinante per il voto e le coalizioni sarà il conflitto catalano. I tre partiti di destra (Ciudadanos, Vox e Partido Popular) hanno chiuso ogni tipo di dialogo con gli indipendentisti.

Il conflitto catalano sta diventando una questione difficile tra coloro che credono nel dialogo e chi, invece, rifiuta ogni tipo di negoziazione. In poche parole, le trincee attorno a Waterloo sembrano essere una delle divisioni più rilevanti nella competizione per votazioni del 28 aprile.

 Spanish correspondent  Iván Tubío Sanlés,