K metro 0 – Tallin – Il voto online ha sempre destato preoccupazioni tra le istituzioni politiche, e a ragion veduta: l’utilizzo di un sistema di voto automatizzato basato sulla selezione della propria preferenza su di un portale online, accedendo mediante un username e una password, in sostituzione del classico meccanismo burocratico del voto su scheda cartacea,
K metro 0 – Tallin – Il voto online ha sempre destato preoccupazioni tra le istituzioni politiche, e a ragion veduta: l’utilizzo di un sistema di voto automatizzato basato sulla selezione della propria preferenza su di un portale online, accedendo mediante un username e una password, in sostituzione del classico meccanismo burocratico del voto su scheda cartacea, è estremamente difficile da controllare, tanto quando è facile per gli hacker professionisti sovvertire i risultati delle decisioni democratiche prese dai cittadini.
Esistono sì meccanismi in grado di mettere all’angolo la minaccia hacker, ma non sono certe l’attuabilità e l’efficacia di tali misure. In alcuni paesi esistono già i sistemi tecnici per poter bloccare eventuali illiceità e sono tutt’ora operativi, ma non perfettamente funzionali ed efficaci.
In Estonia, paese pioniere del voto online, è iniziato il ballottaggio per le elezioni generali del prossimo mese, un giorno dopo che Microsoft ha avvertito che gli hacker collegati alla Russia presumibilmente avevano preso di mira istituzioni democratiche in diversi paesi europei.
Kristi Kirsberg, del comitato elettorale dell’Estonia, ha detto ieri che il Paese baltico – il primo al mondo a utilizzare il ballottaggio online per le elezioni nazionali nel 2005 – ha addestrato i candidati a proteggere adeguatamente le loro pagine e sta seguendo da vicino i casi di fake news e disinformazione.
Attualmente, non è stato ancora segnalato nessun tentativo di interferenza, ma la minaccia potrebbe essere dietro l’angolo. Circa un terzo degli elettori eleggibili di 958.600 membri dell’Est prevede di effettuare il ballottaggio online per rinnovare il Parlamento da 101 posti nel piccolo paese di 1,3 milioni di persone. L’elezione è il 3 marzo e le paure sono tante, data la già delicata situazione dell’est Europa, che ovviamente ha e avrà sempre conseguenze sul resto del continente.