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Comuni Ricicloni, Cori al 72% di differenziata

Comuni Ricicloni, Cori al 72% di differenziata

Il Comune sostiene la necessità di un impianto pubblico provinciale per contrastare il monopolio privato che non consente di abbattere le tariffe. K metro 0 – Lazio – Legambiente Lazio ha fatto recapitare in questi giorni all’Amministrazione comunale di Cori l’attestato di Comune Riciclone 2018, a seguito del raggiungimento e superamento del 65% di raccolta

Il Comune sostiene la necessità di un impianto pubblico provinciale per contrastare il monopolio privato che non consente di abbattere le tariffe.

K metro 0 – Lazio – Legambiente Lazio ha fatto recapitare in questi giorni all’Amministrazione comunale di Cori l’attestato di Comune Riciclone 2018, a seguito del raggiungimento e superamento del 65% di raccolta differenziata, come da obiettivo fissato dal Piano Rifiuti della Regione Lazio. Il 71,79% è il dato relativo al 2017 riportato dall’Osservatorio dei Rifiuti della Provincia di Latina, pari a 2.802,22 tonnellate. Il rifiuto urbano più differenziato è la frazione organica. A seguire le altre tipologie: carta e cartone, ingombranti, vetro, plastica, apparecchiature elettriche ed elettroniche, legno, metalli, tessili e abbigliamento, oli.

Rispetto al 2016 il tasso di differenziazione del Comune di Cori è cresciuto del 12,14%, attestandosi sopra la media provinciale (46,14%) e regionale (45,52%), Il paese lepino entra così nella top ten dei comuni ricicloni pontini, i più virtuosi nella conduzione ecosostenibile del ciclo dei rifiuti. È migliorata anche l’attenzione delle persone al conferimento: la produzione di indifferenziata pro-capite è diminuita del 19,81%, mentre la differenziata pro-capite è aumentata del 14,73%. Stabile la quantità di rifiuto organico domestico avviato a compostaggio, intorno alle 1.240 tonnellate.

Soddisfatti il Sindaco Mauro De Lillis e l’Assessore all’Ambiente Luca Zampi – “Hanno contribuito a questo risultato l’azienda Formula Ambiente e i suoi lavoratori, e soprattutto i nostri concittadini. Il loro impegno costante qualifica la nostra Città tra le più emancipate del Lazio per rispetto dell’ambiente e del territorio e quindi delle generazioni future. Sarebbe importante però realizzare un impianto pubblico provinciale, dal momento che questi progressi ecologici sono vanificati dal punto di vista tariffario dal monopolio privato nella gestione dello smaltimento di umido ed indifferenziato che ogni anno genera un innalzamento dei prezzi”.

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