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Albania: appello di UE e USA per evitare le violenze durante la manifestazione

Albania: appello di UE e USA per evitare le violenze durante la manifestazione

K metro 0 – Tirana – Sono giorni turbolenti a Tirana, e in generale, per tutta l’Albania. Il governo socialista guidato da Edi Rama, sarebbe accusato dall’opposizione di centrodestra albanese, trascinata dal Partito Democratico del leader Lulzim Basha, di essere colluso con i narcotrafficanti. La partecipazione popolare alle proteste di piazza è stata molto ampia, e la

K metro 0 – Tirana – Sono giorni turbolenti a Tirana, e in generale, per tutta l’Albania. Il governo socialista guidato da Edi Rama, sarebbe accusato dall’opposizione di centrodestra albanese, trascinata dal Partito Democratico del leader Lulzim Basha, di essere colluso con i narcotrafficanti. La partecipazione popolare alle proteste di piazza è stata molto ampia, e la principale esponente della protesta di piazza è Monika Kryemadhi, moglie dell’attuale presidente della repubblica Ilir Meta.

Sabato scorso, un gruppo di manifestanti si è scontrato con la polizia nei pressi del palazzo del governo. Sono seguiti momenti di tensione con lanci di bombe molotov e oggetti: 19 i feriti. L’accaduto non ha certo frenato le intenzioni degli oppositori del governo, pronti a scendere nelle piazze anche oggi, giovedì 21 febbraio.

Nel frattempo, l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno lanciato un monito agli oppositori politici albanesi: i protestanti, sono stati esortati a fermare le violenze e smettere di cercare di boicottare il governo socialista di Rama, democraticamente eletto col 48.3% alle votazioni per il rinnovo dell’unica camera nel giugno del 2017. I socialisti detengono attualmente 74 seggi nel parlamento di 140 posti, mentre parlamentari albanesi dell’opposizione, guidati dal partito democratico di centro-destra di Lulzim Basha, hanno addirittura dichiarato di voler dimettersi dal parlamento per protestare contro il governo socialista

È chiaro che l’Unione sia abbastanza preoccupata della situazione, dato che l’Albania ha chiesto nel 2009 l’adesione alla UE, anche se “con calma” perché Rama non vuole “svendere” il suo Paese; inoltre, l’area balcanica è strutturalmente instabile e quindi è molto pericoloso qualsiasi avvenimento violento che avvenga in quella regione. Va considerato anche che l’Albania è vicina anche alla Romania, dove sono da tempo in corso proteste popolari contro il governo socialista di Vasilica Viorica Dăncilă, con il Presidente Klaus Werner Iohannis del Partito Nazionale Liberale (conservatore) che ha appoggiato i contestatori.

L’ambasciatore dell’UE in Albania, Luigi Soreca, ha incontrato ieri Lulzim Basha, dicendogli che non si aspettano violenze durante la protesta che si tiene oggi.

Due giorni fa invece l’ambasciata americana a Tirana ha rilasciato una dichiarazione in cui chiedeva ai legislatori dell’opposizione di non abbandonare i loro mandati che “indebolirebbero i principi basilari della democrazia e sovvertiranno gli importanti progressi che l’Albania ha raggiunto sullo stato di diritto e sulla governance responsabile”.

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