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Parlamento Europeo: cresce la preoccupazione per le violazioni dello stato di diritto a Malta e in Slovacchia

Parlamento Europeo: cresce la preoccupazione per le violazioni dello stato di diritto a Malta e in Slovacchia

K metro 0 – Bruxelles – Una delle battaglie che gli eurodeputati portano avanti con fervore, è sicuramente quella che ha ad oggetto la lotta alla corruzione e alle nuove forme di criminalità organizzata. Questi temi, insieme ad altri come la tutela dell’indipendenza dei magistrati e l’imparzialità delle forze dell’ordine, oltre agli omicidi di alcuni

K metro 0 – Bruxelles – Una delle battaglie che gli eurodeputati portano avanti con fervore, è sicuramente quella che ha ad oggetto la lotta alla corruzione e alle nuove forme di criminalità organizzata. Questi temi, insieme ad altri come la tutela dell’indipendenza dei magistrati e l’imparzialità delle forze dell’ordine, oltre agli omicidi di alcuni giornalisti, sono al centro della risoluzione del Parlamento Europeo, votata a stragrande maggioranza dalla commissione parlamentare europea per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE).

Ciò che gli eurodeputati condannano sono i “continui tentativi da parte di un numero crescente di governi degli Stati membri dell’Ue di indebolire lo stato di diritto, la separazione dei poteri e l’indipendenza del potere giudiziario”. Ne sono un esempio gli omicidi dei giornalisti Daphne Caruana Galizia a Malta, di Jan Kuciak e della sua fidanzata Martina Kusnirova in Slovacchia, e quello di Viktoria Marinova in Bulgaria, emblema del fatto che anche la libertà di stampa, cardine dello stato di diritto, è sotto scacco in tutta Europa.

Il Parlamento ha infatti chiesto al governo maltese di avviare non solo un’indagine indipendente sull’assassinio di Caruana Galizia, ma di revocare tutti i casi di diffamazione che alcuni membri del governo hanno intentato contro lei e i membri della sua famiglia.

Secondo quanto riportato dal sito The Shift News, l’eurodeputata Sophie In ‘t Veld ha proposto una mozione per una risoluzione sulla situazione della lotta alla corruzione a Malta, approvata con una maggioranza di 40 voti su 53, ribadendo la posizione dei deputati al Parlamento europeo per un’indagine approfondita di tutti gli atti criminali e una migliore protezione per i giornalisti a Malta.

La proposta sottolinea che la democrazia, i diritti umani e le libertà fondamentali sono sanciti in tutti i trattati UE, e che Malta, come parte della Convenzione europea sui diritti umani ha l’obbligo positivo di proteggere “il diritto alla vita di tutti” ai sensi dell’articolo 2 della Convenzione; esorta inoltre il governo maltese ad attuare le raccomandazioni della Commissione di Venezia, che nel suo rapporto del 2018 afferma che “I media e la società civile sono essenziali per la democrazia in qualsiasi Stato. Il loro ruolo di vigilanti è un presupposto indispensabile per la responsabilità del governo […] Anche quando è stressante per le autorità sopportare le loro critiche, questi hanno il dovere di garantire che i media e la società civile possano esprimersi liberamente “.

Riguardo la Slovacchia, la risoluzione parlamentare riconosce alle autorità slovene di aver compiuto dei progressi nelle indagini sull’assassinio Kuciak, ma spinge affinché l’inchiesta prosegua e si estenda dal livello nazionale a quello internazionale.

La risoluzione sarà messa nuovamente ai voti nella seconda sessione plenaria del Parlamento, che si terrà dal 25 al 28 marzo a Strasburgo.

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