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Commissione Europea: informazione intensificata per istruire le imprese UE sulle conseguenze del “no deal”

Commissione Europea: informazione intensificata per istruire le imprese UE sulle conseguenze del “no deal”

K metro 0 – Bruxelles – È il momento per tutta l’Europa di considerare seriamente i possibili esiti della Brexit, e le eventuali conseguenze che comporteranno. Ecco perché da oggi la Commissione Europea ha voluto intensificare l’attività informativa nel settore delle dogane e delle imposte indirette, come l’IVA, per sensibilizzare le imprese dell’UE sull’eventualità di

K metro 0 – Bruxelles – È il momento per tutta l’Europa di considerare seriamente i possibili esiti della Brexit, e le eventuali conseguenze che comporteranno. Ecco perché da oggi la Commissione Europea ha voluto intensificare l’attività informativa nel settore delle dogane e delle imposte indirette, come l’IVA, per sensibilizzare le imprese dell’UE sull’eventualità di un’uscita senza accordo del Regno Unito dall’UE il 30 marzo prossimo, evento per cui si profila un alto rischio.

È quindi iniziata oggi una campagna di sensibilizzazione, che rappresenta solo una delle iniziative di preparazione all’eventuale “hard Brexit” senza accordo, che la Commissione ha previsto conformemente alle conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2018, con cui le è stato chiesto appunto di prepararsi a dover far fronte a ogni evenienza.

Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: “Ora che il rischio di un’uscita senza accordo si fa più acuto all’approssimarsi del 29 marzo, la Commissione europea e le autorità doganali nazionali lavorano alacremente per prepararsi ai controlli e verifiche delle merci che dovranno essere introdotti nei flussi commerciali tra l’UE e il Regno Unito. Si tratta di una necessità imprescindibile per la tutela dei nostri consumatori e del nostro mercato interno. Molto dipenderà dalla capacità delle imprese che intrattengono rapporti commerciali con il Regno Unito di mettersi al passo con la normativa doganale – che in caso di uscita senza accordo si applicherà fin dal primo giorno. Il tempo stringe e la Commissione si mette a disposizione per aiutare con questa campagna informativa.”

L’obiettivo cui la campagna mira è contribuire ad informare le imprese intenzionate a mantenere rapporti commerciali con il Regno Unito dopo il 30 marzo sugli interventi necessari per agevolare per quanto possibile la transizione. Per prepararsi al mantenimento dei rapporti commerciali con i partner inglesi in caso di no deal, le aziende UE dovrebbero innanzi tutti valutare se dispongono della capacità tecnica e umana necessaria per adempiere alle procedure e alla normativa doganali; preoccuparsi di ottenere le varie autorizzazioni e registrazioni doganali che le agevoleranno nell’attività commerciale se il Regno Unito è una delle maglie della loro catena logistica; infine, interpellare l’autorità doganale per verificare se siano opportuni altri preparativi.

Come sottolineato dalla Commissione nella prima comunicazione sui preparativi Brexit del luglio 2018, quale che sia lo scenario prospettato la scelta del Regno Unito di uscire dall’Unione europea causerà gravi perturbazioni, ma l’UE e le autorità nazionali dovrebbero prepararsi a far fronte a entrambe le situazioni, sia in caso di accordo che nel caso contrario.

La Commissione, in risposta alla richiesta d’intensificare i preparativi a tutti i livelli formulata dal Consiglio europeo (Articolo 50) a novembre e a dicembre 2018, ha adottato un piano d’azione per far fronte a ogni evenienza e diverse misure legislative, perché se il Regno Unito uscirà con la procedura no deal, le sue merci diventeranno a tutti gli effetti importazione da paese terzo, e ciò prevede controlli doganali sull’import-export, oltre alla riscossione dei dazi doganali, dell’IVA e le accise. Gli Stati membri svolgeranno un ruolo fondamentale nel controllo e orientamento dei diversi settori di mercato, mentre la Commissione sta già organizzando discussioni tecniche con tutti i 27 membri, per trattare i vari aspetti della questione secondo una precisa tabella di marcia, per far si che tutti abbiano informazioni chiare e dettagliate.

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