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Roma-Parigi, il presidente Mattarella riceve l’ambasciatore Masset e accetta l’invito di Macron

Roma-Parigi, il presidente Mattarella riceve l’ambasciatore Masset e accetta l’invito di Macron

K metro 0 – Roma – Dopo nove giorni, si ricompone la crisi diplomatica tra Italia e Francia, con il rientro a Roma dell’ambasciatore di Parigi, Christian Masset. La pace è stata suggellata al Quirinale, dove il diplomatico è stato ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale ha consegnato una lettera di Emmanuel Macron con

K metro 0 – Roma – Dopo nove giorni, si ricompone la crisi diplomatica tra Italia e Francia, con il rientro a Roma dell’ambasciatore di Parigi, Christian Masset. La pace è stata suggellata al Quirinale, dove il diplomatico è stato ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale ha consegnato una lettera di Emmanuel Macron con l’invito per una visita di Stato in Francia, subito accettato dal Capo dello Stato. Se la diplomazia presidenziale è stata cruciale per ricucire lo strappo, un contributo è arrivato anche dal vicepremier Luigi Di Maio che la crisi l’aveva causata con l’incontro avuto in Francia con uno dei leader dei gilet gialli, Christophe Chalencon. L’esponente pentastellato ha dato il “bentornato” all’ambasciatore (“Chiederò di incontrarlo”) e ha fatto una precisazione sul dialogo con i gilet: “C’è stata un’interlocuzione con una realtà complessa, ma noi”, ha assicurato, “non abbiamo intenzione di dialogare con quell’anima che parla di lotta armata o di guerra civile. Chi presenterà quella lista dovrà essere una persona che crede nella democrazia per cambiare le cose”. Parole accolte con soddisfazione dalla ministra francese per gli Affari europei francese, Nathalie Loiseau, che l’ha definita “una sana condanna”: “Dobbiamo ritrovare la relazione di amicizia e di rispetto reciproco, all’altezza della nostra storia e del nostro destino comune”. Le basi per il rientro dell’ambasciatore erano state gettate con una telefonata di Mattarella a Macron in cui i due presidenti avevano convenuto su “quanto i due Paesi abbiano bisogno l’uno dell’altro”. Ora restano da definire una serie di dossier – dalla Tav su cui si allunga l’ombra dell’analisi costi-benefici, alla gestione dei migranti e alla richiesta italiana di estradare i latitanti rifugiatisi in Francia dopo gli anni di piombo.

L’ambasciatore Masset ha assicurato che la Francia è pronta a lavorare su tutti questi temi con l’Italia e con tutti i protagonisti della politica italiana. “Le luci di Palazzo Farnese devono essere sempre accese”, ha avvertito il 62enne diplomatico incontrando i giornalisti nel palazzo rinascimentale, sottolineando così il rammarico per questa crisi bilaterale. A Parigi “ho visto il presidente Macron, i ministri e tutti mi hanno detto quanto è importante la relazione tra Italia e Francia”, ha sottolineato l’ambasciatore, “è proprio perché ci teniamo tanto che c’è stato questo atto di richiamo. Dopo tutti questi attacchi e provocazioni avevamo l’impressione che la relazione fosse messa in discussione. Ma i nostri legami sono assolutamente inestricabili”.

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