K metro 0 – Parigi – Un uomo è stato aggredito con l’acido, giovedì mattina, sulla linea 1 della metro parigina. L’attacco sarebbe scaturito da un’animata discussione tra due senzatetto. Secondo notizie giunte dall’emittente francese France3, l’aggressione sarebbe avvenuta poco prima delle 7:00 tra le stazioni Bastille e Gare de Lyon. Alcuni testimoni raccontano che
K metro 0 – Parigi – Un uomo è stato aggredito con l’acido, giovedì mattina, sulla linea 1 della metro parigina. L’attacco sarebbe scaturito da un’animata discussione tra due senzatetto.
Secondo notizie giunte dall’emittente francese France3, l’aggressione sarebbe avvenuta poco prima delle 7:00 tra le stazioni Bastille e Gare de Lyon. Alcuni testimoni raccontano che la vittima aveva il viso tumefatto ancora prima dell’aggressione, mentre l’altro individuo era ricoperto di sangue.
I soccorsi, chiamati intorno alle 6.30, sono intervenuti tempestivamente e il ragazzo è stato trasportato d’urgenza in ospedale. Il portavoce dei Vigili del fuoco Florian Lointier ha detto che “il giovane ha riportato delle importanti ustioni al viso e alle mani”. Non si ha la certezza del tipo di liquido usato, ma con molta probabilità si tratta di acido. “I medici lo hanno intubato per aiutarlo a respirare” ha continuato a spiegare Lointier: il giovane sarebbe in pericolo di vita.
“È stato ritrovato sul luogo dell’incidente uno straccio imbevuto di un liquido che potrebbe essere acido” ha dichiarato una fonte della polizia in un’intervista per il quotidiano francese Le Parisien; il materiale è stato affidato ad un laboratorio scientifico per essere analizzato.
L’autore dell’aggressione è ancora ricercato dalle forze dell’ordine. La procura di Parigi ha subito aperto un’indagine per tentato omicidio e il caso è stato affidato alla polizia ferroviaria parigina (BRF), che ha già avviato un’operazione per effettuare accertamenti sul posto e visionare i nastri di videosorveglianza.
Questo episodio, comunque, non è isolato: un incidente del genere si è verificato non appena mercoledì scorso. Erano circa le 17:30 quando un uomo e una donna, seduti su una panchina in attesa della metro tra Place des fêtes e Chatelet, iniziano ad avvertire un bruciore alle cosce sempre più forte: si trattava di acido. Sfortunatamente l’uomo, non rendendosi conto della gravità del pericolo, ha raccolto la bottiglia contenente la sostanza corrosiva, ustionandosi così la mano. La scientifica parigina ha confermato che si trattava di acido solforico.
Gli investigatori hanno già escluso, in entrambi i casi, l’ipotesi di un attacco terroristico e hanno invitato la popolazione parigina a non creare allarmismi.
La “moda dell’acido” sembra stia impazzando in tutto il mondo: basta dare uno sguardo ai fatti di cronaca per vedere come questo fenomeno si sta diffondendo velocemente. I fatti di Parigi non sono gli unici.
Per ironia della sorte, proprio mercoledì scorso, a Ostellato, Ferrara, una donna è stata aggredita davanti casa. “Mi hanno colpita con l’acido” è stata la telefonata ricevuta dal 118 intorno alle 20:30. La donna ha raccontato ai carabinieri che quando ha aperto il portone un uomo le ha gettato un liquido sul viso ed è scappato. Subito dopo, è stata soccorsa e portata in ospedale. Ora è ricoverata in prognosi riservata, ma secondo i medici non si tratterebbe di acido corrosivo. Le indagini, tuttavia, sono ancora in corso.
Un dato preoccupante è sicuramente quello del Regno Unito, in cui sono state registrate in media 15 aggressioni a settimana, la maggior parte a Londra. Negli ultimi sei anni i casi denunciati sono aumentati del 940%: tra gennaio 2015 e maggio 2018 ci sono stati 2.602 attacchi, mentre nello stesso periodo tra il 2007 e il 2011 se ne sono verificati 100. Secondo un documento riportato dal quotidiano Breitbart London, l’aumento esponenziale di questi attacchi potrebbe essere dovuto all’incremento dei flussi migratori, poiché questa pratica è maggiormente diffusa in alcune zone dell’Asia e dell’Africa. Come riportano i ricercatori e gli attivisti per i diritti umani e contro la violenza contro le donne, i paesi più tipicamente associati a questa pratica sono il Bangladesh, l’India, il Pakistan, la Cambogia, ma anche Vietnam, Laos, Hong Kong e poi Cina, Kenya, Sudafrica, Uganda ed Etiopia. Gravi episodi si sono verificati anche in Iran e Afghanistan.
Ritornando, invece, all’Europa è Londra la città che detiene il primato di questo fenomeno, tanto da essere stata tristemente denominata “la capitale mondiale degli attacchi con l’acido del 2017”, come riporta il Breitbart London. Nonostante gli attacchi che stanno colpendo il Regno Unito, pare che gli aggressori la passino sempre liscia: solo una condanna di questi crimini nel 2018.
Non c’è un motivo specifico dietro queste aggressioni, a volte è la gelosia dell’uomo, altre volte è questione di vendetta, come nel caso italiano di William Pezzullo, sfregiato con l’acido da parte della sua ex – che non si rassegnava alla fine della storia. Talvolta, e questa è l’aspetto più preoccupante, l’acido è utilizzato dalle gang di ragazzini nei tentativi di rapina o per puro divertimento.
Gli attacchi con l’acido, dunque, sembrano moltiplicarsi non solo nella capitale francese e sarebbe utile approfondire lo studio di questo fenomeno per cercare di capire come fermarlo. C’è bisogno certamente di pene più severe.
di Mara Di Fuccia