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Estonia, Magistratura denuncia fuga di notizie in maxiprocesso. Accusati due uomini d’affari

Estonia, Magistratura denuncia fuga di notizie in maxiprocesso. Accusati due uomini d’affari

K metro 0 – Tallinn – Procedono le indagini per il caso Hirv-Gammer. Il pubblico ministero ha denunciato una fuga di notizie connessa al procedimento penale dei due uomini d’affari Hubert Hirv, 60 anni, e Pavel Gammer, 55 anni, accusati di essere a capo di un’organizzazione criminale. La notizia, riportata sul sito ufficiale del ministero,

K metro 0 – Tallinn – Procedono le indagini per il caso Hirv-Gammer. Il pubblico ministero ha denunciato una fuga di notizie connessa al procedimento penale dei due uomini d’affari Hubert Hirv, 60 anni, e Pavel Gammer, 55 anni, accusati di essere a capo di un’organizzazione criminale. La notizia, riportata sul sito ufficiale del ministero, è diventata virale in poche settimane e si è subito diffusa su molte testate nazionali. “Il pubblico ministero delibera sempre sui procedimenti penali sulla base di principi fondamentali: parliamo in nome della libertà, il nostro compito è di assicurare la giustizia e la protezione dei diritti delle parti nel processo” ha dichiarato l’ufficio del pubblico ministero.

Ad essere accusata è una delle parti coinvolte nel procedimento penale di Hubert Hirv e Pavel Gammer.

La decisione di custodia per i due uomini d’affari è giunta martedì scorso, quando il tribunale della contea di Harju, nella parte settentrionale dell’Estonia, ha rivolto a entrambi l’accusa di essere alla guida un’organizzazione criminale; oltre all’incriminare i due uomini, il giudice Elina Elkind ha perseguito anche altre 20 persone e 4 società, in quanto persone giuridiche.

È stata stilata una lunga lista di accuse, in cui risaltano l’occultamento di debiti fiscali, tangenti nel settore privato e gestione illegale di armi da fuoco, munizioni e silenziatori. Un’ulteriore accusa che aggrava la posizione di Gammar è quella di estorsione: il cinquantacinquenne avrebbe collaborato con Ahmed Ozdojev, persona nota nel mondo criminale estone, attualmente in libertà per aver pagato una cauzione di € 350.000. Ozdojev, infatti, stando a quanto riportano i materiali investigativi, avrebbe tentato di estorcere $ 3,5 milioni a un imprenditore russo, minacciando di ucciderlo se non avessero pagato.

Anche altri personaggi sono stati accusati di essere membri dell’organizzazione criminale: Ardo Vilbre, capo della finanza per le imprese di Hirv e Gammer, il loro capo degli stabilimenti di ristorazione Jelena Lipendina, l’avvocato Viktor Särgava, le due guardie di sicurezza Aleksandr Russalim e Sergei Panov, l’ex dipendente del Servizio di Sicurezza Interna Estone (ISS) Viljar Subka e, per finire, i due commercialisti Inga Gammer e Inna Stoljar.  Le quattro aziende in questione, invece, sono: OÜ Escado Grupp, Restoplus OÜ, Emereana OÜ, OÜ Novatek Holding. Quest’ultima è accusata di tentata frode fiscale.

Secondo le accuse, l’attività di Hirv e Gammer avrebbe avuto inizio nel 2008: il procuratore di stato Kati Reitsak ha detto che “il guadagno materiale è stato ottenuto sottobanco commettendo reati di corruzione e crimini contro la proprietà”. Sono stati, infatti, sequestrati beni per un importo superiore a € 1,3 milioni, compresi gioielli, opere d’arte, armi da fuoco, animali imbalsamati e altri beni. Inoltre, i mutui immessi sul patrimonio immobiliare degli imputati ammontano a oltre 3,8 milioni di euro.

La fuga di notizie viene definita una cosa inaccettabile, a maggior ragione quando si è innanzi ad un maxiprocesso del genere: non è etico consegnare documenti procedurali e prove ufficiali ai giornalisti, ancora prima che il processo venga portato in tribunale. “Scegliere una tattica di difesa è diritto di ogni persona accusata e del rispettivo avvocato; siamo davvero delusi dal comportamento di alcune parti del processo, che hanno dimenticato principi e norme etiche per portare a compimento una giusta decisione e hanno ritenuto che i documenti ufficiali fossero più interessanti per i media […] un atto del genere va categoricamente condannato” avrebbe dichiarato il pubblico ministero, secondo quanto riporta l’emittente nazionale ERR.

Sebbene Hirv e Gammer neghino ogni accusa e dicano di essere estranei ai fatti, per il momento rimangono in custodia cautelare. Certo la fuga di notizie non aiuta la loro posizione, anzi la peggiora, e ora bisogna aspettare la fine del processo per capire quali sorti spetteranno ai due uomini d’affari e a tutti i suoi collaboratori.

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