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Russia: picchiato a morte attivista anticorruzione

Russia: picchiato a morte attivista anticorruzione

K metro 0 – Mosca – Si sa che l’argomento corruzione in un paese come la Russia è da sempre causa di polemiche ed episodi violenti. Questa settimana, a Mosca, si è verificato l’ennesimo: un gruppo di uomini a volto coperto ha aggredito e ucciso il responsabile per la regione di Mosca dell’ong “Centro per

K metro 0 – Mosca – Si sa che l’argomento corruzione in un paese come la Russia è da sempre causa di polemiche ed episodi violenti. Questa settimana, a Mosca, si è verificato l’ennesimo: un gruppo di uomini a volto coperto ha aggredito e ucciso il responsabile per la regione di Mosca dell’ong “Centro per combattere la corruzione nel governo”, Dmitry Gribov. L’omicidio è avvenuto lunedì sera a Voskresenk, 100 chilometri a sud-est di Mosca, dove Gribov era andato a trovare l’anziana madre. Un passante avrebbe allontano gli assalitori minacciando di chiamare la polizia, ma l’attivista è comunque morto dopo in ospedale per le ferite riportate.

Il presidente dell’ong ‘Centro per combattere la corruzione nel governo’, Viktor Kostromin, citato da Pasmi.ru, lega l’omicidio a una vecchia disputa stradale per la quale alcune ore prima dell’omicidio si era svolta un’udienza in tribunale. Secondo Kostromin, “tre uomini avevano picchiato Dmitry in una lite di ogni giorno per strada due anni fa” e “la sua auto era stata incendiata”.

Un episodio del genere, nel 2019, fa riflettere, soprattutto se il protagonista è un attivista anti corruzione: il fenomeno della corruzione in Russia è una piaga sociale radicata dai tempi dell’Urss, quando le autorità selezionavano i propri funzionari per cooptazione, i quali a loro volta tenevano discutibili comportamenti in quanto detentori del potere a vari livelli. Tuttavia, la situazione della corruzione ha assunto risvolti ancora peggiori a seguito della caduta del comunismo, periodo durante il quale la grande povertà ha fatto sì che chiunque occupasse dei ruoli di rilievo nell’amministrazione potesse essere oggetto di concussione, anche solo per ricevere una maggiore quantità di alimenti.

Ad oggi la situazione in Russia sembrerebbe leggermente migliorata, ed il Cremlino, proprio con l’aiuto dei servizi, combatte la corruzione ogni giorno: ne è stato un esempio, nel 2016, l’incriminazione e del conseguente arresto dell’ex ministro per lo Sviluppo economico, Alexey Ulyukaev, accusato di aver accettato tangenti per un valore di 2 milioni di dollari.

Nonostante l’impegno del governo di Mosca, i dati delle ultime indagini statistiche sugli indici di corruzione, portate avanti da Transparency International, in tutti i paesi del mondo piazzano la Russia tra gli ultimi posti: la situazione resta grave, al pari di paesi come il Laos, il Paraguay, e migliore di poco rispetto a paesi come Kenia, Nigeria e Nicaragua, Eritrea e Somalia, dove la corruzione è uno dei maggiori problemi del paese, se non addirittura il principale.

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