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Perché gli svedesi fanno meno figli nel giorno di San Valentino?

Perché gli svedesi fanno meno figli nel giorno di San Valentino?

K metro 0 – Stoccolma – Sembra che al tasso di natalità svedese non piaccia, paradossalmente, la festa di San Valentino: secondo un nuovo studio, il numero di bambini concepiti in questo giorno è quasi il più basso rispetto agli altri giorni dell’anno. Lo studio relativo alla variazione socio demografica delle nascite, che ha come

K metro 0 – Stoccolma – Sembra che al tasso di natalità svedese non piaccia, paradossalmente, la festa di San Valentino: secondo un nuovo studio, il numero di bambini concepiti in questo giorno è quasi il più basso rispetto agli altri giorni dell’anno.

Lo studio relativo alla variazione socio demografica delle nascite, che ha come riferimento i tassi di natalità registrati in Svezia tra il 1940 e il 2012, sostiene che è proprio a novembre, nove mesi dopo questa data romantica, che si registra il minor numero di nati in Svezia.

“Sebbene San Valentino sia un nuovo fenomeno in Svezia – e limitato a un solo giorno – non ha assolutamente alcun effetto positivo sul tasso di natalità di questo paese” afferma Gunnar Andersson, uno dei due professori dell’Università di Stoccolma autore di questo studio ed esperto in crescita demografica.

I due ricercatori credono che il motivo per cui tale tasso cada vertiginosamente a novembre, anziché rimanere stabile, sia dovuto ad una scelta pianificata dei genitori. “Riteniamo che la forte diminuzione della nascite alla fine dell’anno sia dettata dal fatto che i genitori vogliano evitare di dare ai loro figlio uno svantaggio a scuola” ha commentato l’altro autore Johan Dahlberg.

Questa peculiarità può essere riscontrata anche in altri paesi: recenti studi hanno suggerito che i bambini nati negli ultimi mesi dell’anno devono, spesso, affrontare a scuola difficoltà dovute all’essere i più piccoli della classe. Per evitarlo, alcune coppie programmano strategicamente le nascite.

In passato, le festività nazionali in Svezia determinavano il picco delle nascite, con un maggior numero di bambini nati nove mesi dopo Natale e le vacanze estive, rispetto agli altri mesi dell’anno in cui si riscontrava un tasso di natalità minore.

La programmazione delle nascite in determinati periodi dell’anno, come dimostra lo studio, comunque, sembra essere diminuita negli ultimi decenni anche poiché c’è maggiore consapevolezza dei metodi contraccettivi e maggiore possibilità di abortire. Di sicuro, però, il romanticismo non è di casa in Svezia.

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