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Costa: «approvata la direttiva europea sul copyright. Una bella pagina per la cultura europea».

Costa: «approvata la direttiva europea sul copyright. Una bella pagina per la cultura europea».

K metro 0 – Bruxelles – È raggiante Silvia Costa, eurodeputata PD, del gruppo S&D, rieletta nel maggio 2014 per il secondo mandato al Parlamento europeo, nonché Presidente della Commissione cultura e istruzione. «La conclusione positiva del lungo negoziato tra Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri sulla direttiva europea sul copyright nell’ambito del mercato

K metro 0 – Bruxelles – È raggiante Silvia Costa, eurodeputata PD, del gruppo S&D, rieletta nel maggio 2014 per il secondo mandato al Parlamento europeo, nonché Presidente della Commissione cultura e istruzione. «La conclusione positiva del lungo negoziato tra Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri sulla direttiva europea sul copyright nell’ambito del mercato unico digitale, con la positiva mediazione della presidenza rumena, è una splendida notizia» ha twittato e dichiarato alla stampa stamattina.

«Perché è una vittoria delle istituzioni europee e della democrazia sul tentativo inaudito dei giganti del web, attraverso massicce campagne intimidatorie, alimentate da fake news, di impedirne l’approvazione, prima e dopo l’importante voto a favore del PE il 12 settembre scorso.

«Perché la direttiva definisce finalmente che, quando i fornitori di servizi sulla rete non sono meri conduttori ma fanno una vera azione di comunicazione al pubblico, con particolare attenzione alle piattaforme dei giganti del web, hanno precise responsabilità e specifici doveri nei confronti dei detentori dei diritti d’autore, quando sfruttano contenuti giornalistici, culturali e creativi.

«Perché prevede la giusta e proporzionata remunerazione per giornalisti e autori e tutela così la qualità e diversità culturale.

«Perché esclude le piattaforme senza finalità commerciali e amplia le eccezioni per consentire l’accesso libero ai contenuti degli utenti e delle istituzioni educative, culturali e di ricerca per ragioni di studio, ricerca, educazione.

«Perché riconosce la dignità e il valore della produzione e del lavoro creativo e giornalistico, impedendo ai fornitori di servizi in Internet comportamenti parassitari e di sfruttamento di contenuti prodotto da altri senza riconoscerne il valore.

«Perché promuove regole comuni in Ue ma soprattutto una cultura a favore dell’uso legale di contenuti in rete, ma tenendo conto d’importanti distinzioni, per i contenuti prodotti sulla rete dagli utenti, quando non hanno finalità commerciali.

«Perché prevede, nell’ambito dei contenuti culturali e creativi, una mitigazione delle regole per le piccole imprese che hanno meno di tre anni di vita e un fatturato e un’audience inferiore a dei tetti specifici. Sono felice di aver contribuito in questi anni, dopo l’approvazione della Direttiva sui servizi media e audiovisivi, alla costruzione di un ecosistema digitale che mette in equilibrio il diritto alla conoscenza con i diritti di chi investe nella Produzione di contenuti intellettuali e di chi li ha creati. Una bella pagina per la cultura europea. Peccato che il governo gialloverde abbia remato contro e sia stato all’opposizione, a differenza del ruolo positivo avuto dai governi di centro sinistra!».

 

di Alessandro Luongo

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