K metro 0 – Istanbul – Durante un’intervista in televisione, il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif ha parlato così dell’accordo sul nucleare con l’Ue: “Nel caso in cui l’Europa ponga delle precondizioni per i suoi impegni nell’ambito del Jcpoa (l’accordo sul nucleare del 2015, ndr), anche la Repubblica islamica dell’Iran ha diverse opzioni” tra
K metro 0 – Istanbul – Durante un’intervista in televisione, il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif ha parlato così dell’accordo sul nucleare con l’Ue: “Nel caso in cui l’Europa ponga delle precondizioni per i suoi impegni nell’ambito del Jcpoa (l’accordo sul nucleare del 2015, ndr), anche la Repubblica islamica dell’Iran ha diverse opzioni” tra cui rientra anche la possibilità dell’uscita dall’accordo.
L’Iran nell’accordo stipulato circa quattro anni fa ha acconsentito all’eliminazione delle sue riserve di uranio a medio arricchimento, di tagliare del 98% le riserve di uranio a basso arricchimento e di ridurre di due terzi le sue centrifughe a gas per tredici anni. L’Iran, secondo quanto stabilito nel patto, potrà arricchire l’uranio solo al 3,67%. Ha inoltre pattuito di non costruire alcun nuovo reattore nucleare ad acqua pesante per lo stesso periodo. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica, per poter controllare e verificare l’effettivo rispetto dell’accordo, ha accesso a tutti gli impianti nucleari iraniani. Rispettando questa serie di impegni l’Iran ha ottenuto in cambio la cessazione delle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti, dall’Ue e dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a causa del suo programma nucleare. L’8 maggio 2018 gli Stati Uniti hanno annunciato unilateralmente l’uscita dall’accordo, rilanciando le sanzioni economiche contro il Paese mediorientale e da novembre scorso sono state definitivamente ripristinate, prendendo di mira soprattutto l’industria del petrolio e le banche iraniane.
Tra le varie clausole l’Unione Europea si è anche impegnata nell’acquisto di petrolio iraniano. Negli ultimi periodi però gli scambi hanno subito un forte rallentamento, per tale ragione Javad Zarif ha ribadito che l’UE debba mantenere pienamente gli impegni previsti nell’accordo. Da Teheran si rilevano malumori per quanto riguarda l’interruzione delle esportazioni in Italia e Grecia, considerando anche che i due paesi saranno esentati fino a maggio dalle sanzioni degli Stati Uniti.
Nei giorni scorsi, inoltre, Francia, Germania e Gran Bretagna hanno presentato il sistema Instex, atto alla salvaguardia delle imprese europee che intrattengono rapporti commerciali con l’Iran, che permette di aggirare il sistema di sanzioni Usa. L’Alto rappresentante dell’Ue Federica Mogherini aveva spiegato in una nota che: “La revoca delle sanzioni è una dimensione essenziale dell’intesa sul nucleare iraniano. Lo strumento lanciato oggi offrirà agli operatori economici il quadro necessario per condurre commerci legittimi con l’Iran”. Zarif ha voluto dire la sua proprio riguardo il sistema Instex: “Questo meccanismo finanziario prova la seria determinazione dell’Ue ad aggirare le sanzioni imposte dagli Usa”, descrivendolo come un primo ed importante passo in avanti, con l’auspicio che lo stesso meccanismo possa essere esteso “anche a Paesi non europei.”