K metro 0 – È di ieri la notizia dell’agenzia di stampa “Ukrinform” che riporta che il Parlamento ucraino, con 334 voti favorevoli, 35 voti contrari e 16 astensioni, ha approvato gli emendamenti che prevedono di inserire nel testo della Costituzione nazionale degli obiettivi di integrazione nella NATO e nell’Unione Europea. Da oggi quindi, nessun
K metro 0 – È di ieri la notizia dell’agenzia di stampa “Ukrinform” che riporta che il Parlamento ucraino, con 334 voti favorevoli, 35 voti contrari e 16 astensioni, ha approvato gli emendamenti che prevedono di inserire nel testo della Costituzione nazionale degli obiettivi di integrazione nella NATO e nell’Unione Europea.
Da oggi quindi, nessun dietro front sarà consentito: il disegno di legge introduce gli emendamenti al testo costituzionale che assicurano l’irreversibilità del percorso strategico dell’Ucraina per ottenere la piena adesione all’Unione europea e alla Nato. Allo stesso tempo, si prevede di inserire anche una clausola che permetterebbe l’utilizzo delle basi militari esistenti sul territorio ucraino per il dislocamento temporaneo di unità appartenenti a eserciti stranieri, in accordo con gli accordi internazionali.
Kiev ha, dunque, ufficialmente avviato il percorso euro-atlantico del paese, tanto che, nel preambolo della Costituzione ucraina sarà inserita una frase che fondi e riconosca l’identità europea del popolo ucraino.
Quanto alle modifiche sostanziali del corpus del testo costituzionale, l’articolo 102 conterrà la previsione di una garanzia dell’ordine prestabilito: nello specifico, sancirà che il presidente ucraino “è il garante dell’attuazione del percorso strategico nazionale per ottenere una piena adesione all’Unione europea e alla Nato”.
La proposta in questione era stata avanzata dal Presidente Petro Poroshenko, ricevendo una prima piena approvazione dalla Corte Costituzionale, lo scorso 22 novembre, e lo stesso giorno era stata approvata in prima lettura dal Parlamento. Rivolgendosi alla Verkhovna Rada, auspicando l’adozione degli emendamenti costituzionali in seconda lettura, Poroshenko aveva dichiarato: “Sono ottimista circa gli emendamenti alla Costituzione e sono sicuro che il paese riuscirà a dissipare ogni dubbio e contraddizione, anche nel contesto delle elezioni. Spero che il 7 febbraio la Verkhovna Rada sostenga in seconda lettura gli emendamenti alla Costituzione, che andranno a vincolare le autorità ucraine nel percorso di adesione di Kiev a Unione europea e Nato”, ha spiegato Poroshenko, invitando i deputati “a prendere la giusta decisione”.
Per l’approvazione in seconda lettura era necessaria una maggioranza qualificata dei due terzi, cioè di almeno 300 voti su un totale di 450 votanti, maggioranza che, secondo i numeri di oggi, è stata ampiamente raggiunta e superata.