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Germania: stangata dell’Antitrust per il modello di raccolta dati di Facebook

Germania: stangata dell’Antitrust per il modello di raccolta dati di Facebook

K metro 0 – Berlino – Le autorità antitrust tedesche hanno emesso, giovedì, una sentenza che vieta a Facebook di combinare i dati degli utenti provenienti da fonti diverse. La sentenza è il risultato di un’indagine triennale su come Facebook raccoglie i dati dei suoi clienti e sull’utilizzo con potere di mercato per far accettare

K metro 0 – Berlino – Le autorità antitrust tedesche hanno emesso, giovedì, una sentenza che vieta a Facebook di combinare i dati degli utenti provenienti da fonti diverse. La sentenza è il risultato di un’indagine triennale su come Facebook raccoglie i dati dei suoi clienti e sull’utilizzo con potere di mercato per far accettare agli utenti di rinunciare alle loro informazioni. Nessuna ammenda è stata prevista, ma alla società sono stati concessi 12 mesi per conformarsi alla sentenza.

Il Bundeskartellamt afferma che gli utenti di Facebook sono stati in grado di utilizzare il social network solo a condizione di poter raccogliere dati utente “al di fuori del sito Web di Facebook su Internet o su app per smartphone, e assegnare questi dati all’account Facebook dell’utente”, inclusi dati da servizi di proprietà di Facebook come WhatsApp e Instagram, nonché siti Web di terzi, a un account utente di Facebook.

Il presidente del Bundeskartellamt, Andreas Mundt, ha dichiarato giovedì che la sentenza significa che “a Facebook non sarà più consentito forzare i propri utenti ad accettare la raccolta e l’assegnazione praticamente illimitati di dati non di Facebook ai loro account utente di Facebook”.

“La gente chiede sempre di smantellare le enormi compagnie di internet” – ha aggiunto il Capo dell’ufficio federale – “Beh, quello che facciamo qui oggi è davvero qualcosa che li distrugge internamente”.

Facebook ha dichiarato che rifiuta la decisione e che si appellerà. La società afferma che tale decisione “applica erroneamente la legge tedesca sulla concorrenza per stabilire regole diverse che si applicano a una sola società”. Inoltre, la compagnia ha accusato il Bundeskartellamt di minare, in questo modo, le regole di protezione dei dati previste dall’UE e di sottovalutare la “feroce concorrenza” che il colosso social affronterebbe in Germania. In cui registra attualmente circa 30 milioni di utenti.

Già dallo scorso anno, in effetti, per il mondo dei social network vi è stato poco terreno fertile in Germania, dal momento in cui Angela Merkel ha preteso un rispetto maggiore e più severo delle norme per ridurre l’incitamento all’odio e le fake news, minacciando di multare Facebook, Youtube e Twitter con una somma di 50 milioni di euro, qualora non fossero stati in grado di rimuovere dal web tutti i messaggi illegali.

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