K metro 0 – London – Nella giornata di ieri Theresa May ha cercato di rassicurare il popolo dell’Irlanda del Nord, certa di riuscire ad ottenere un accordo per la Brexit che possa scongiurare il rischio di un “confine rigido” in Irlanda. In un discorso tenuto nella capitale Belfast, il primo ministro inglese si è
K metro 0 – London – Nella giornata di ieri Theresa May ha cercato di rassicurare il popolo dell’Irlanda del Nord, certa di riuscire ad ottenere un accordo per la Brexit che possa scongiurare il rischio di un “confine rigido” in Irlanda.
In un discorso tenuto nella capitale Belfast, il primo ministro inglese si è rivolto ai leader coinvolti nella questione ai quali ha garantito che l’accordo con l’UE ha un ampio supporto ed è appoggiato dalla maggioranza in parlamento.
La politica nordirlandese Arlene Foster, ex primo ministro dell’Irlanda del Nord e leader del Partito Unionista Democratico (DUP) dal 17 dicembre 2015, ha detto che il “backstop” continua ad essere una questione centrale. “Bruxelles purtroppo sta voltando le spalle a questo problema. C’è bisogno di più rispetto per l’unionismo dell’Irlanda del Nord” ha aggiunto in occasione dell’incontro di martedì tra Theresa May e il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker.
“Si è parlato molto di un possibile rifiuto di un confine rigido in Irlanda, ma sembrerebbe, in realtà, che i due siano, almeno apparentemente, contenti di costruirlo tra l’Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito, interferendo così con la posizione costituzionale di quest’ultimo” ha continuato in un’intervista alla BBC.
Cercando di fare il punto sul backstop, bisogna ricordare che a gennaio i parlamentari hanno respinto in modo schiacciante l’accordo sul ritiro, che dovrebbe avvenire venerdì 29 marzo alle 23:00, frutto dei lunghi negoziati tra il governo britannico e l’UE. I leader dell’Unione Europea si sono ancora rifiutati di apportare delle modifiche all’operazione precedentemente concordata.
Il primo ministro inglese May sta rivolgendo tutto il suo impegno per consegnare un progetto di Brexit che abbia una maggioranza parlamentare e che onori la parola data all’Irlanda del Nord.
La Foster, scettica, sottolinea che il Parlamento, intanto, si è dichiarato contrario al backstop, mentre Michel Barnier, a capo delle negoziazioni, dice che c’è un intero accordo che non permetterebbe di riaprire discussioni sulle operazioni di ritiro.
Lunedì scorso, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha affermato che l’UE dovrebbe ascoltare tutte le soluzioni per risolvere la questione del confine irlandese, sebbene ora sia prima necessario capire cosa vuole fare il Regno Unito.
Secondo il vice primo ministro irlandese Simon Coveney, già il respingimento dell’accordo da parte dei parlamentari ha permesso all’UE e al Regno Unito di lavorare ad un piano alternativo al backstop. “Ciò che l’Irlanda è chiamata a fare da alcuni a Westminster è essenzialmente di eliminare una soluzione concordata tra il governo britannico e i negoziatori dell’UE e sostituirla con un pio desiderio” ha aggiunto.
Sammy Wilson, portavoce DUP per la Brexit, dichiara che il suo partito non supporterà alcuna disposizione volta a modificare il precedente accordo e che il primo ministro inglese sarebbe “molto sciocco a percorrere quella strada”.
Il portavoce per la questione Brexit del movimento indipendentista irlandese Sinn Féin, fondato nel 1905, Chris Hazzard, dice che la May potrebbe non avere più credibilità. “Abbiamo a che fare con una persona che si è impegnata a lungo per ottenere l’appoggio per il suo accordo di ritiro e che poi, improvvisamente, per un capriccio del parlamento, ha deciso di cambiare i suoi piani” ha dichiarato.
Questo lo straordinario voltafaccia: a novembre Theresa May era stata in Irlanda del Nord per la sua campagna elettorale, promuovendo il suo accordo Brexit, ed piuttosto sorprendentemente è tornata a Belfast, mesi dopo, cercando di ridiscutere il ritiro.
Il governo britannico si dice ancora impegnato per evitare un “duro confine” irlandese, nel frattempo le discussioni riguardanti accordi alternativi al backstop vengono evitate.
Lord Trimble, politico nordirlandese e Premio Nobel per la Pace nel 1998, ha detto ai microfoni della radio della BBC che “sia il governo britannico che quello irlandese si erano impegnati a sostenere l’accordo, ma ciò che entrambi hanno fatto, invece, è stato non mantenere la parola data”.
Le alternative al backstop che la May vorrebbe discutere con l’UE includono lo schema di un “fidato commerciante” per evitare controlli fisici sulle merci che attraversano il confine, il “riconoscimento reciproco” delle norme con l’UE e delle soluzioni “tecnologiche”.
Theresa May dice di essere determinata a consegnare il disegno per la Brexit in tempo, anche se alcuni ministri hanno detto di essere disposti ad accettare una breve estensione per finalizzare nei dettagli la legislazione. Tuttavia, il Parlamento ha votato un piano, presentato dal deputato laburista Yvette Cooper, per ritardare la Brexit fino a nove mesi e prevenire così un mancato accordo.
Durante la sua visita nell’Irlanda del Nord, la May dovrebbe affrontare anche la questione del ripristino della devoluzione, in modo che i politici dell’Irlanda del Nord “possano tornare al lavoro sulle questioni che contano per le persone che rappresentano”. Il paese è in uno stallo politico da gennaio 2017, è infatti assente una vera e propria guida dirigenziale.