fbpx

Migranti: il clima d’odio continua a salire, vertici UE preoccupati

Migranti: il clima d’odio continua a salire, vertici UE preoccupati

K metro 0 – Bruxelles – Non è più una novità che negli ultimi mesi, in Europa, vi sia stato un fomento, da più parti, dell’odio nei confronti dei numerosi immigrati che vivono nel continente, e che continuano ad arrivare ogni giorno da sud del mondo. Quotidianamente, in un paese piuttosto che un altro, si

K metro 0 – Bruxelles – Non è più una novità che negli ultimi mesi, in Europa, vi sia stato un fomento, da più parti, dell’odio nei confronti dei numerosi immigrati che vivono nel continente, e che continuano ad arrivare ogni giorno da sud del mondo. Quotidianamente, in un paese piuttosto che un altro, si sente di aggressioni verbali e fisiche, percosse, insulti, ira funesta scatenata e mossa soprattutto dalla manipolazione che i media operano sul cittadino medio e frutto di insoddisfazione generica su tutti gli altri fronti, purtroppo ormai un po’ dovunque.

Noi, in Italia, siamo al centro delle polemiche dell’opinione pubblica europea da molto tempo ormai, ma secondo la commissaria UE alla Giustizia, Vera Jourova, i discorsi di incitamento all’odio contro i migranti avrebbero ormai ampio spettro su tutto il territorio continentale; a riguardo, il Commissario ha detto: “non sono diffusi solo in Italia ma anche in altri stati membri. Seguiamo ciò con molta preoccupazione e lavoriamo attivamente per combatterli”. Tale risposta ha seguito la domanda che le chiedeva di commentare l’evidente aumento della retorica anti-migranti, portata avanti dal Governo italiano in primis, e di esprimersi circa l’eventuale responsabilità del ministro Salvini in questo senso.  “Se le persone vedono tutti questi messaggi di odio pensano che ciò sia normale e questo succede anche quando sentono messaggi simili dai politici e per noi è un segno di grande preoccupazione”, ha aggiunto il commissario, lasciando capire che di normale, in tutto questo, non c’è proprio nulla.

Relativamente alla diffusione e al controllo dei discorsi d’odio sul web, l’UE si sta muovendo velocemente: i portavoce dell’Unione affermano che le principali società di social media stanno intensificando i loro sforzi per rimuovere l’incitamento all’odio online, e continuano a farlo.

A riguardo, la commissaria Jourova, ha affermato che il codice di condotta adottato nel 2016 “funziona bene”, con aziende come Facebook, YouTube e Twitter che reagiscono entro 24 ore in un 89% medio dei casi segnalati; queste aziende rimuovono quasi sempre i contenuti segnalati, in media nel 72% dei casi. Nel bilanciare, la commissaria alla giustizia ha dichiarato che non potrebbe essere richiesta la rimozione di tutti i contenuti segnalati, perché verrebbe penalizzato il diritto fondamentale della libertà di espressione, auspicando comunque a un equilibrio opinionistico. Collaborando con le aziende, “abbiamo trovato l’approccio giusto” ha aggiunto la Jourova.

Le statistiche dell’UE mostrano che YouTube ha rimosso l’85,4% dei contenuti contestati, l’82,4% di Facebook e il 43,5% di Twitter, ma nonostante i progressi nella lotta ai discorsi di incitamento all’odio, l’UE vuole ancora che le grandi aziende tecnologiche lavorino di più per combattere le notizie false online, in particolare in vista delle elezioni del Parlamento europeo di maggio.

 

Di Tosca Di Caccamo

Condividi su:

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Che tempo fa



Condividi su: