K metro 0 – Bruxelles – Ieri la Commissione Europea chiama l’amministrazione di Washington davanti alla World Trade Organization (WTO), per discutere della questione relativa ai dazi imposti, nei mesi precedenti, dagli USA sull’esportazione delle olive spagnole. A riguardo, la commissaria europea al commercio, Cecilia Malmstrom, si è espressa in modo chiaro, affermando che, dal
K metro 0 – Bruxelles – Ieri la Commissione Europea chiama l’amministrazione di Washington davanti alla World Trade Organization (WTO), per discutere della questione relativa ai dazi imposti, nei mesi precedenti, dagli USA sull’esportazione delle olive spagnole.
A riguardo, la commissaria europea al commercio, Cecilia Malmstrom, si è espressa in modo chiaro, affermando che, dal punto di vista europeo, le misure americane sono senza dubbio “ingiustificate e vanno contro le regole del Wto”. Dal canto suo, Washington sostiene che alcuni dei fondi stanziati per la Politica Agricola Comune (PAC), di cui beneficiano alcuni tipi di coltivazioni di olive spagnole, sarebbero sussidi mascherati, e quindi illegali.
Phil Hogan, Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, sulla scia delle dichiarazioni della collega Malmstrom, ha ricalcato il concetto, dicendo che gli Stati Uniti “stanno usando il pretesto delle olive da tavola spagnole per attaccare gli aiuti della Pac”. E aggiunge: “Abbiamo deciso di fare questo passo che potrebbe portarci al comitato di risoluzione delle controversie, perché l’azione iniziale degli Usa potrebbe avere conseguenze molto serie in futuro”.
Sulla stessa riga, Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura all’Europarlamento ha detto: “I produttori spagnoli sono riusciti a conquistare il mercato Usa grazie a una efficace politica di riduzione dei costi, e non grazie agli aiuti diretti agricoli come denuncia Washington. La Pac ha eliminato da tempo gli aiuti distorsivi al commercio: gli Stati Uniti stanno usando il pretesto delle olive da tavola spagnole per attaccare gli aiuti della Politica agricola comunitaria. E le olive da tavola spagnole rischiano di essere le prime di una serie di eccellenze agroalimentari vittime della scellerata guerra commerciale avviata dall’amministrazione statunitense. Oggi sono le olive spagnole, domani potrebbero essere i vini o i formaggi italiani”.
Inoltre, a riguardo si è espressa la Coldiretti, che difendendo il sistema di aiuti europei, in una nota espressa ha dichiarato: “L’attacco Usa alle olive spagnole con l’aumento delle tariffe mette sotto accusa il sistema di aiuti europei all’agricoltura e con esso, di fatto, una larga parte delle esportazioni agroalimentari Ue comprese quelle Made in Italy, che hanno raggiunto il record di 4,2 miliardi di euro nel 2018 in Usa, il massimo di sempre grazie ad
un aumento del 4%.”
Come da previsione normativa, la procedura del WTO, che inizierebbe oggi, mette a disposizioni delle parti in questione, USA e UE, un tempo di 30 per effettuare le consultazioni, e conseguenti 60 giorni per il raggiungimento e la stipulazione di un accordo; qualora questo non fosse possibile da raggiungere, allora l’Unione potrà richiedere la formazione di un comitato ad hoc per la risoluzione della controversia.
Di Tosca Di Caccamo