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Parigi. “Gilet gialli”, XI ATTO. In calo il numero dei manifestanti

Parigi. “Gilet gialli”, XI ATTO. In calo il numero dei manifestanti

K metro 0 – Parigi – Il numero dei manifestanti sembra diminuire a ogni manifestazione, Ma la violenza degli scontri rimane alta, e anche questa volta coinvolge numerose località francesi. Mentre le squadre antisommossa tentano di contenere i disordini, uno degli storici leader della protesta rimane ferito gravemente a un occhio. Era prevista anche la

K metro 0 – Parigi – Il numero dei manifestanti sembra diminuire a ogni manifestazione, Ma la violenza degli scontri rimane alta, e anche questa volta coinvolge numerose località francesi. Mentre le squadre antisommossa tentano di contenere i disordini, uno degli storici leader della protesta rimane ferito gravemente a un occhio. Era prevista anche la prima manifestazione pacifica dei Foulard rossi, che forse rappresentano una buona notizia politica per il presidente Macron.

A più di due mesi di distanza dalla prima manifestazione, si è svolto ieri l’atto XI della protesta nazionale francese dei Gilet gialli, ormai estesa, in parte, anche ad altri paesi europei. I numeri dei manifestanti cala a ogni atto: in tutta la Francia ieri erano stimati in circa 70 mila (di cui 7000 nella sola Parigi), numeri ben lontani dalle 287 mila persone che iniziarono la protesta il 17 novembre dello scorso anno, provocando circa 2 mila blocchi stradali. Questi numeri li rende noti il Ministero dell’interno francese, ma vengono contestati dagli stessi Gilet gialli.

Ma se il numero dei manifestanti è in calo, non possiamo dire lo stesso della violenza degli scontri. Un primo gruppo di Gilet gialli si è radunato davanti al “Ministère des OutreMer”, da dove la ministra Annick Girardin è subito scesa in strada per tentare un dialogo con i manifestanti. Un secondo gruppo, il più numeroso, è partito da Bercy per arrivare a alla Bastiglia, dove si è incontrato con un altro gruppo che, partito dagli Champs-Elysees, si era già ingrossato passando prima per Boulevard Saint-Germain.

Qui, a Place de la Bastille, manifestanti privi di gilet giallo, vestiti di nero e con passamontagna (i tristemente famosi casseurs, che ben poco hanno a che vedere con le reali motivazioni della protesta) hanno preso d’assalto le strade circostanti, lanciando sassi e bottiglie contro le forze dell’ordine francesi, rompendo le transenne dei cantieri vicini per usarle come barricate improvvisate e incendiando anche alcuni motoveicoli parcheggiati. Da parte loro, le squadre antisommossa hanno reagito con lacrimogeni e con Flash-Ball (proiettili non letali di gomma da 44mm), mentre altre squadre di agenti, utilizzando una ruspa, erano impegnate a smontare le varie barricate erette dai manifestanti. Un’azione, questa dei casseurs e di altri esponenti di estrema destra, subito condannata in un Tweet da Christophe Castaner, Ministro degli interni francese.

A Place de la Republique, i Gilet Gialli hanno poi iniziato la prima Notte Gialla, come è stata definita. Una sorta di pacifica manifestazione notturna, annunciata nei giorni scorsi su Facebook da Eric Drouet, storico leader della manifestazione, e ispirata alla Nuit debout (notte in piedi), nata nel 2016 per protestare contro la riforma del lavoro voluta dall’allora presidente francese François Hollande. Questa Notte gialla, secondo le intenzioni degli organizzatori, dovrebbe rinnovarsi periodicamente fino al 15 marzo prossimo, data prevista per la scadenza del Grande dibattito nazionale, l’iniziativa creata dal presidente Macron per permettere ai cittadini francesi di presentare le loro richieste su questioni di democrazia, fisco, ambiente, lavoro e potere d’acquisto.

Durante gli scontri di ieri, uno dei leader della protesta, Jérome Rodrigues, da sempre presente in prima linea nelle manifestazioni accanto a Eric Drouet, è stato ferito seriamente a un occhio dal lancio, da parte delle squadre antisommossa, di una “Grenade de désencerclement”. Conosciute anche in inglese come Sting-Ball Grenade o Hornet’s Nest Grenade, sono costituite da un guscio di metallo in cui sono rinchiuse tre file di palline di gomma dura e, in alcuni casi, anche una dose di gas CS (quello dei lacrimogeni) o spray al peperoncino. Rodrigues, che è stato colpito dalla granata mentre riprendeva i cortei con una telecamera vicino a una colonna in Place de la Bastille, è stato subito soccorso da un’ambulanza. Ha poi postato su Facebook una sua immagine da ferito, specificando che perderà un occhio a causa di questo incidente.

Oltre a Parigi, dove quattro cortei avevano l’autorizzazione, le manifestazioni si sono svolte anche a Bordeaux, Rennes, Lione (qui i manifestanti erano 2000, il doppio rispetto al 19 gennaio), Caen, Tolosa ed Evreux, dove i Gilet gialli hanno assaltato una Banca francese e alcune sedi della polizia locale: “Molti atti di violenza e degradazione sono stati commessi ad Evreux questa mattina”, ha poi dichiarato lo stesso ministro Sebastien Lecornu. A Le Mans, inoltre, circa 300 manifestanti hanno fatto irruzione nel Palazzo dei congressi, mentre vi si svolgeva una cerimonia in cui era presente Stephane Le Foll, ex Ministro dell’Agricoltura francese che, dopo un inutile tantativo di dialogare con i manifestanti, è stato costretto a chiudersi nell’ufficio.

Per oggi, domenica 27 gennaio, dovrebbe svolgersi, a poca distanza da dove i Gilet gialli hanno tenuto la loro Notte gialla, anche la prima manifestazione dei Foulard rossi, gruppo nato anch’esso su internet per chiedere pacificamente la fine delle proteste. Sebbene questa dei Foulard rossi non sia sostenuta ufficialmente nemmeno da LaREM (La République En Marche, il partito fondato da Emmanuel Macron nell’aprile del 2016), la loro iniziativa potrebbe rappresentare la prima buona notizia per il presidente francese, che potrebbe approfittare di questa nuova corrente per cercare di recuperare consenso in vista delle elezioni europee.

 

di Emiliano Federico Caruso

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