K metro 0 – Bruxelles – L’UE sta adattando la sua normativa per garantire agli esercenti delle navi la certezza del diritto dopo l’uscita del Regno Unito dall’UE. Ieri, gli ambasciatori degli Stati membri riuniti in sede di Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio hanno approvato una modifica delle norme relative alla valutazione degli organismi che
K metro 0 – Bruxelles – L’UE sta adattando la sua normativa per garantire agli esercenti delle navi la certezza del diritto dopo l’uscita del Regno Unito dall’UE. Ieri, gli ambasciatori degli Stati membri riuniti in sede di Comitato dei rappresentanti permanenti del Consiglio hanno approvato una modifica delle norme relative alla valutazione degli organismi che effettuano le ispezioni delle navi, il cui compito è garantire la sicurezza delle navi e prevenire l’inquinamento marino. La presidenza ha raggiunto un accordo provvisorio con il Parlamento europeo il 21 gennaio.
Gli Stati di bandiera dell’UE possono delegare le funzioni di visita e certificazione delle loro navi a società di classificazione riconosciute dall’UE. Ciascuna di queste società di classificazione ha uno Stato membro “sponsor”, cioè il paese che ha presentato inizialmente la richiesta di riconoscimento dell’organismo stesso.
In base alle norme attuali, la Commissione valuta le società di classificazione riconosciute almeno ogni due anni e il paese sponsor deve partecipare alla valutazione.
Il Regno Unito è lo sponsor iniziale di due organismi riconosciuti dall’UE, ma dopo la Brexit non potrà più partecipare alla loro valutazione.
Le norme modificate sostituiranno il requisito che permette solo al paese sponsor iniziale di partecipare alla valutazione con una disposizione che consente la partecipazione di un qualunque paese dell’UE che abbia autorizzato uno degli organismi riconosciuti. In questo modo gli organismi di cui il Regno Unito è stato sponsor potranno continuare a effettuare ispezioni per conto degli Stati membri.
Prossime tappe
Il testo concordato sarà ora messo a punto dai giuristi-linguisti. Dovrà quindi essere adottato formalmente prima dal Parlamento e poi dal Consiglio. A seguito dell’adozione, il regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE e diventerà applicabile il giorno successivo al momento in cui il diritto dell’UE cesserà di applicarsi al Regno Unito.