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Sea Watch. La Procura dei minori di Catania intima al governo di far sbarcare i 13 bambini

Sea Watch. La Procura dei minori di Catania intima al governo di far sbarcare i 13 bambini

K metro 0 – Catania – Mentre la nave Sea Watch 3 è ancorata a un miglio a largo delle coste di Siracusa, a nord di Punta Maglisi dopo il via libera all’ingresso in acque italiane a causa delle cattive condizioni meteo e per garantire la sicurezza dei 47 migranti che si trovano a bordo, ormai da

K metro 0 – Catania – Mentre la nave Sea Watch 3 è ancorata a un miglio a largo delle coste di Siracusa, a nord di Punta Maglisi dopo il via libera all’ingresso in acque italiane a causa delle cattive condizioni meteo e per garantire la sicurezza dei 47 migranti che si trovano a bordo, ormai da una settimana, e della stessa imbarcazione, sono diverse le novità sulla vicenda, e su più fronti. Da una parte l’intervento della procura per i minori di Catania, che con il procuratore Caterina Ajello ha chiesto con una lettera ufficiale che vengano fatti sbarcare i minorenni; dall’altra l’Olanda, che ha rispedito al mittente la lettera inviata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini al governo dei Paesi Bassi per chiedere notizie sulla Sea Watch – che è iscritta al naviglio marittimo olandese – e sollecitato accertamenti sulla stessa, ovvero se la ong di riferimento abbia avuto comportamenti corretti. Sul fronte minori, da fonti investigative si apprende che in totale sarebbero 13, di cui otto non accompagnati. La missiva del procuratore Ajello è stata inviata ai ministri dell’Interno e delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini e Danilo Toninelli, e al presidente del tribunale per i minorenni di Catania, al procuratore generale di Catania e al prefetto di Siracusa.

La procura dei minori: “grave violazione dei diritti” di minorenni sulla Sea Watch da parte della autorità italiane

“Faccio il mio lavoro, i minori non possono essere espulsi” ha detto Ajello. La giudice scrive di avere avuto notizia della presenza di minori a bordo della nave dall’ufficio del difensore dei diritti dei bambini di Siracusa, “minori soccorsi dalla citata nave in mare aperto”. “Tutto ciò premesso – si legge nelle lettera – atteso che i suddetti minori si trovano in territorio dello Stato italiano e specificatamente nel distretto di competenza di questa procura della Repubblica per i minorenni, la tutela dei loro diritti deve essere assicurata da questa autorità giudiziaria”. Ajello aggiunge che “evidentemente tutti questi diritti vengono elusi a causa della permanenza dei suddetti minori a bordo della nave poiché quantomeno non possono beneficiare di strutture di accoglienza idonee e sono costretti a permanere in una condizione di disagio sino a quando la situazione politica internazionale non sarà risolta, con grave violazione dei loro diritti”. Di qui la decisione della procura di avviare un apposito procedimento civile con cui si chiede che i minorenni extracomunitari a bordo della Sea Watch 3 “possano sbarcare per essere collocati nelle apposite strutture per minori stranieri”. La lettera è stata recapitata per conoscenza anche al comandante della capitaneria di Porto di Siracusa, all’autorità garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza e all’ufficio del difensore dei diritti dei bambini presso il Comune di Siracusa.

 

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